di David Colzi
marzo 2016
MultiVersoDanza è una realtà nata grazie a Patrizia Cartei, direttrice didattica della scuola, professionista molto apprezzata come insegnante e coreografa con molti anni di esperienza in questo ambito artistico. Il nome curioso della scuola deriva da un termine usato in fisica moderna per indicare “l’esistenza di universi coesistenti fuori del nostro spaziotempo”, come ci dice Wikipedia; questo sta a significare che la scuola è strutturata come un insieme di esperienze diverse create, sia dagli insegnanti che dagli allievi, al fine di realizzare il grande spettacolo della danza. D’altronde di vite parallele Patrizia se ne intende, in quanto da anni porta avanti sia la passione per la danza che l’attività medica, essendo dottoressa biologo nutrizionista, il cui studio si trova a Quarrata.
Il binomio danza-nutrizione, ci fa subito venire in mente che talvolta le giovani ballerine possono cadere nella trappola dell’ossessione per il peso. A riguardo Patrizia ha idee molto chiare: «Se la maestra di danza non opprime le allieve in tal senso, il problema non si pone; io alle mie ragazze, quando porto come esempio una ballerina famosa, non pongo mai l’attenzione sul suo fisico, ma su come si muove, sulla sua grazia. Così facendo, loro non si preoccuperanno di assomigliarle, ma cercheranno di raggiungere la sua sensibilità artistica; insomma, non faccio passare il messaggio che bisogna essere magre, per essere brave». Claudia Carlesi, docente della scuola, aggiunge: «A questo scopo è importante tenere i gruppi uniti, perché tutti si sentano importanti allo stesso livello».
Di gruppi al MultiVersoDanza ce ne sono diversi, anche perché si comincia presto, addirittura a 3 anni, con un corso di pre-danza specifico solo per quell’età, in cui i bambini, come dice Patrizia, «iniziano ad assaggiare il mondo», grazie a un programma fatto di psicomotricità, danzamovimentoterapia, gioco yoga, e altro ancora. «La danza serve a canalizzare le proprie energie e far sbocciare la personalità degli individui» precisa Valentina Pacini, altra insegnante della scuola. Per quanto riguarda i percorsi formativi, i genitori possono consultarli, nero su bianco, quando arrivano alla sede della scuola; questi testi, scritti in accordo con gli insegnanti, informano sugli obiettivi da raggiungere con i bambini, sia da un punto tecnico che psicologico. Andando avanti con l’età, alla scuola si può trovare davvero di tutto in termini di corsi di danza, fitness e benessere; addirittura da poco è stato creato un gruppo con dodici signore che hanno iniziato hip hop con il maestro Andrea Malentacchi; la classe è composta sia da mamme di allieve, sia da donne venute da fuori sede.
Tornando alle più giovani, apprendiamo che le allieve interessate a rendere ancor più prestigioso il proprio curriculum possono, grazie a Patrizia, intraprendere un percorso di certificazione internazionale delle loro lezioni da parte del CID-UNESCO. Infatti il Consiglio Internazionale della Danza dell’Unesco, con sede in Francia, dopo aver valutato le credenziali di Patrizia, l’ha inserita come membro del Consiglio, e a seguito di questo, la sua scuola è divenuta un centro abilitato. Dopo tutti i suoi anni di esperienza come docente, qual è la sua definizione di danza? «Essendo arte, la danza è un modo per affinare l’anima, diventando più sensibili per poter vivere appieno la vita. Quello che deve fare questa disciplina è mettere insieme corpo, mente e cuore» ci dice Patrizia.
Per tutte le altre curiosità e informazioni, c’è il sito della scuola, molto ricco di notizie e continuamente aggiornato: multiversodanza.blogspot.it
Foto sopra e quella in verticale: Alberto Sforazzini.
Il corpo insegnanti e coreografi stabili è così composto: Patrizia Cartei, Daniela Cartei, Claudia Carlesi, Martina Tarducci, Valentina Pacini, Anna Serova, Andrea Malentacchi, Mirko Pollinzi, Safira Bellini, Giulia Gradi, Anna Magnolfi e Alessandra Chayalaksmi Balli. Mentre il corpo insegnanti e coreografi ospiti è formato da: Vanessa Gori, Alberto Benazzi, Renato Scapecchi, Jessica Prozio, Christian Fara, Lorenzo Cinotti e Alessandra Nunziati.
