di Daniela Gori
settembre 2016
Una vera e propria gara di solidarietà quella che in questi giorni ha impegnato i cittadini di Quarrata, da quando il tremendo terremoto ha colpito il centro Italia il 24 agosto scorso. La generosità e il desiderio di sostenere chi nell’arco di una nottata ha perduto tutto hanno spinto fin dalle prime settimane anche i volontari della Croce Rossa locale a raggiungere il luogo del disastro per portare beni di prima necessità, allestire presidi medici, distribuire pasti. «Soprattutto è importante dare il supporto psico-sociale» ci hanno raccontato i volontari stessi «ogni famiglia ha subito una tragedia, tutti hanno bisogno di sfogarsi, di sentirsi confortati, di vedere che non sono lasciati soli in questa immane catastrofe. E ogni volta è straziante, non ci si abitua mai. Dopo ore e ore dedicate interamente a sostenere tanta disperazione, la fatica non si sente perché si cerca di dare a tutti il più possibile».
A Quarrata associazioni, privati e istituzioni si sono resi subito disponibili per coordinare e creare occasioni di raccolta dei fondi, da devolvere alle città impegnate nella ricostruzione. Elencare qui tutti sarebbe troppo lungo, e rischieremmo di dimenticare qualcuno, per cui ci limitiamo a ricordare alcune iniziative. Al teatro Nazionale il musicista Gabriele Bellini ha organizzato un concerto con l’esibizione di artisti del territorio e con i balletti di Multiversodanza, il cui incasso, tolte le spese, è stato devoluto alla CRI per le città colpite dal sisma, Al parco verde degli Olmi l’associazione Pozzo di Giacobbe durante la festa “Il Parco dei Bambini” ha messo a disposizione nel menù di ogni serata un piatto “speciale”: pasta all’amatriciana, i cui incassi sono stati interamente devoluti alla Città di Amatrice, colpita dal terremoto. In parte ha devoluto quelli della serata di riapertura anche il ristorante La lanterna blu.
In piazza Risorgimento l’amministrazione comunale ha predisposto un gazebo, gestito a turno da volontari della CRI, Misericordia, VAB e Comitato dei rioni, dove i singoli cittadini hanno potuto fare direttamente donazioni. In piazza Fabbri il 9 settembre è stato il venerdì dell’amatriciana: il sindaco ha fatto predisporre tutto quanto potesse servire per offrire al costo di 5 euro un piatto di pasta e un bicchiere di vino il cui ricavato andrà interamente al sindaco di Amatrice. Alla realizzazione della serata hanno contribuito Moreno Ianda della Bussola da Gino, insieme ai cuochi di Toscana in bocca, cucinando gli ingredienti che sono stati donati dall’Azienda Agricola Betti, il Centro Bevande, Conad City Quarrata, La Bussola da Gino, Damaz, Sidal, L’Orto del Dalì, la Macelleria Marini, il bar Quore. Prezioso il supporto di Confcommercio Pistoia e Prato e l’aiuto degli Alpini. In totale sono stati venduti 645 piatti di pasta, ben oltre le attese, tant’è vero che all’ultimo si è dovuto ricorrere a far cuocere ulteriori 20 kg di pasta al bar Quore, e 8 kg sono arrivati dalla mensa comunale. E tutti coloro che hanno lavorato volontariamente alla realizzazione della serata hanno comunque versato la loro quota di 5 euro.