di David Colzi
settembre 2016
Il tema del costruire bene, in sicurezza e in tempi ragionevoli, come sappiamo dai recenti accadimenti a livello nazionale, è un argomento tornato di stringente attualità. A Quarrata esiste una realtà imprenditoriale, la Delta Servizi, che ha brevettato un metodo innovativo, rapido e sicuro, per realizzare le pareti esterne delle case, quelle cioè che vanno a creare l’involucro o, come si dice, la “scatola”. Il suo nome è Domowall, e rientra nella linea Domo, una serie di prodotti della Delta Servizi per il settore Efficienza Energetica, al fine di realizzare case ad impatto zero, in classe A+. Noi ne abbiamo parlato con l’ingegner Claudio Maiani, responsabile tecnico della Delta Servizi e titolare dello Studio Maiani.
Come spesso accade, un’idea parte dall’intuizione e dall’esperienza: nel caso dell’ingegner Maiani questi due aspetti sono maturati durante gli anni in cui ha lavorato nei cantieri come professionista, prendendo quindi parte a tutte le fasi della realizzazione dei fabbricati. Il problema, come ci ha spiegato lui stesso, nasce dal fatto che per ottemperare alle varie normative in termini di fattori strutturali, ambientali e via di seguito, bisogna affidarsi, per realizzare una singola “scatola”, a diverse manovalanze per ciascuna delle 4 fasi fondamentali: ossatura (pilastri-travi-solaio), tamponamenti (con i relativi vuoti architettonici), soglie e controtelai, ed infine il cappotto esterno. Tutto questo può richiedere fino a 4 ditte diverse che lavorano a stretto contatto; quindi si parla di tempi più lunghi, maggiori costi, difficoltà di coordinazione e naturalmente si può incorrere in una maggior probabilità di infortuni, data la quantità di persone impiegate. Partendo da queste considerazioni pratiche, Delta Servizi ha brevettato Domowall che propone di concentrare le 4 fasi in 1, con una tempistica simile a quella della prefabbricazione, nonostante si prevedano le stesse fondamenta di una struttura intelaiata (senza però le colonne, quindi con un maggior recupero di spazio). Nel dettaglio questo sistema, secondo le normative antisismiche, viene definito: Struttura debolmente armata.
Ma come si fa? Intervenendo sulle modalità con cui si realizzano i muri, ovvero su come si costruisce l’involucro. La prima cosa curiosa è che per alzare la “scatola”, si inizia dai controtelai delle porte, passando poi alle armature, fino agli elementi ad angolo, così da definire tutta la superficie. Da sottolineare che i controtelai sono uno dei brevetti del sistema costruttivo, realizzati dalla ditta quarratina “Marcello Biancalani”. Comunque sia, a parte qualche particolare brevettato, come un tirante che serve per mantenere salda la parete quando viene fatta la gettata di calcestruzzo, tutti i materiali utili per l’involucro possono essere facilmente reperiti in commercio, con un notevole risparmio di denaro e permettendo le stesse possibilità di lavoro, sia al piccolo artigiano che alla grande impresa. Non solo: nell’ambito dell’impiego dei materiali come gli isolanti, chi segue i lavori, dagli architetti ai geometri, possono scegliere il tipo che più si adatta alle loro esigenze, senza per questo modificare il risultato finale. Per una maggiore garanzia, la ditta quarratina offre assistenza tecnica durante tutta la fase dei lavori.
Da noi Domowall ha recentemente permesso di realizzare le cucine esterne del Parco Verde di Olmi; questo, ci fanno sapere dalla Delta Servizi, è avvenuto in sinergia con l’architetto Stefano Fiaschi e lo studio degli ingegneri Mannelli, che hanno fortemente creduto in questa innovazione. Oltre a Quarrata, sono state poi realizzate due villette a San Baronto. Una bella soddisfazione per la società di servizi quarratina, è arrivata dal Ministero dello sviluppo economico che ha riconosciuto il sistema costruttivo come un progetto di innovazione, dando così alla Delta Servizi un contributo spese per lo studio che è servito per giungere al brevetto.
Nel futuro dell’ingegner Claudio Maiani e della Delta Servizi ci sono altri progetti in cantiere (è proprio il caso di dirlo!) con un occhio di riguardo al comfort ambientale delle abitazioni, cioè a quella combinazione che mette insieme il controllo della temperatura, dell’umidità e della velocità dell’aria. Questi fattori infatti, oltre a farci vivere bene nel nostro ambiente domestico, consentono di creare abitazioni con un basso consumo energetico, che è poi una delle sfide del nuovo millennio.