di Serena Michelozzi
dicembre 2020
Albina Kolaj, classe 1976, nasce in un piccolo paesino in provincia di Scuttari (in Albania). Ad oggi è in Italia dal 2005, lavoratrice, moglie e madre di Andrea e Alessia nonché poetessa: «L’amore per la poesia è nato all’età di dieci anni… con un compito di scuola. Dedicai la mia prima poesia ai cinque eroi nazionali dell’Albania e poi fu scelta e pubblicata nell’angolo letterario della scuola. Fu una grandissima soddisfazione che mi incentivò a coltivare questa mia passione», ci racconta Albina, di cui si riportano alcuni dei principali componimenti. In uno viene rievocato il dolce e nostalgico ricordo di sua mamma.
Mamma
L’immenso dolore colpisce senza pietà
Col tuo andare nella giovane età
Un velo grigio avvolge il mio cuore
Privandomi del necessario, del tuo amore
I dolci occhi tuoi nell’anima mia scolpito
Col tuo andare i miei son attristiti
Mancano assai le tue calorose carezze
Nel tuo andare lasciandomi le tristezze
Domandavo come potevi andartene via
Fu così che ripresi con la poesia
Una dopo l’altra come una consolazione
Un dialogo fra noi senza interruzione
Il tuo ricordo profuma in ogni evento
Manchi tanto, quanto l’acqua nel deserto
Manchi mamma e non mentirei
Se dicessi: mancherai fino alla fine dei giorni miei.
In un altro si parla dell’animo umano, ripulito dalla cattiveria e con speranza di purezza:
Se…
Se la cattiveria affogasse in profondità
Nelle torbide acque della coscienza
Ben alleggerita dal bagno dell’umanità
Intraprenderebbe una nuova partenza
Fiorita come il giardino dell’Eden
Senza albero del peccato nel cuore
L’anima rivestita di veste candida
Danza felice nel regno dell’amore
Albina nel 2004 ha pubblicato un piccolo volume di poesie intitolato “L’albero della confessione”. La tipologia di componimento è quella della rima, o alternata o baciata. «Scrivere poesie è un’emozione confortevole, una terapia spirituale. Quando scrivo il testo potrebbe sia essere ispirato ad una storia vera vissuta o per sentito dire. Alcune volte è anche frutto di immaginazione. è un’emozione momentanea che non mi dà tregua finché, a modo mio, la faccio vivere o rivivere. Adoro ogni mio componimento, ed ognuno ha il suo perché», conclude la nostra poetessa.