di Redazione
dicembre 2020
La paninoteca “Fame Chimica” di Olmi è stata ufficialmente riconosciuta fra le migliori in Toscana.
A certificarlo è il libro “Tuscanburger”, scritto dai due food blogger fiorentini Marco Gemelli e Lorenzo Gagliano, che hanno recensito le 50 hamburgherie più interessanti della nostra Regione. La pubblicazione si propone non solo come guida gastronomica, ma anche come un vademecum per tutto ciò che ruota attorno al panino. Una grande soddisfazione dunque per Andrea Aprile e Chiara Gucci, i coniugi titolari di “Fame Chimica”, informati dagli autori solo a cose fatte. Infatti uno degli autori, Lorenzo Gagliano, si recò quest’estate in incognito nella paninoteca quarratina su consiglio di amici ed ordinò uno “Stroncavegano”; a quanto pare gli piacque molto, perché dopo qualche settimana informò Andrea e Chiara dell’inserimento su“Tuscanburger”. Un riconoscimento che fa ancor più piacere, visto la situazione in cui versa il settore della ristorazione a causa dell’emergenza sanitaria. “Fame Chimica”, a riguardo, continua a lavorare costantemente visto che l’asporto è da sempre uno dei suoi punti di forza anche con consegne a domicilio; non a caso, in cinque anni di attività, lo staff è passato da due a sette persone.
Da lunedì 23 novembre è ripartito, presso la Biblioteca Comunale di Quarrata, il servizio di prestito e restituzione di libri e altri materiali con le seguenti modalità:
– Il servizio di prestito è limitato ai soli materiali prenotati. – Le persone possono effettuare le prenotazioni attraverso il sistema MyDiscovery, oppure rivolgendosi al servizio di assistenza telefonica 0573-774500, attivo il lunedì dalle 14,00 alle 18,00 e il giovedì dalle 9,00 alle 13,00. – Una volta effettuata la prenotazione, l’utente deve attendere la comunicazione di “Pronto al prestito” da parte della biblioteca. – Il ritiro è possibile solo dopo aver concordato un appuntamento. – I libri restituiti, inseriti in scatole dagli utenti stessi, vengono scaricati dalle tessere dopo che è trascorso il tempo di quarantena di 10 giorni. – Durante la fase di consegna e restituzione dei materiali l’utente deve restare fuori dall’edificio della biblioteca. – Il prestito interbibliotecario continua ad essere attivo, seppur con limitazioni dovute alla chiusura di alcune biblioteche.
E’ arrivato a Roma insieme all’ottantina di compagni di viaggio e di sventura, Massimiliano Meoni, il titolare del ristorante pizzeria “Casa Meo” di Quarrata, dopo aver percorso a piedi per dieci giorni lungo la via Francigena quasi 300 chilometri all’insegna di #Contearriviamo.
Dieci tappe, da Firenze a Roma, di sacrifici e fatica tutti insieme per dare un messaggio e richiamare l’attenzione del Presidente Giuseppe Conte e chiedere il sostegno in questo momento di difficoltà dovuto alle ordinanze di chiusura per il Coronavirus. A ideare l’impresa l’associazione Ristoratori Toscani, a cui poi si sono aggregate buona parte delle altre imprese delle più svariate categorie. «Siamo arrivati, piedi distrutti e gambe doloranti, ma ce l’abbiamo fatta», ha detto Massimiliano. «Con l’ultimo Dpcm siamo stati messi nella condizione di non poter proseguire le nostre attività. Chiediamo aiuto, con i fatti e non con le parole per noi e per tutta la filiera, perché non è vero che non siamo “essenziali”». Massimiliano l’ultimo giorno è stato raggiunto a Roma dalla moglie Francesca, che condivide con lui il lavoro al ristorante e insieme ai compagni è rimasto a presidiare la manifestazione pacifica davanti al Pantheon, mentre una loro delegazione era a colloquio con il premier. A guidare la manifestazione il ristoratore fiorentino Pasquale Naccari. «Noi sappiamo bene quanto sia importante il distanziamento, l’uso della mascherina, la sanificazione», prosegue Massimiliano, «non neghiamo l’esistenza del Covid, anzi, vogliamo ringraziare tutti i medici e il personale ospedaliero d’Italia che stanno combattendo con tanta fatica la battaglia contro il virus. Però siamo in difficoltà e non possiamo perdere tutto quello che abbiamo fatto con tanti sacrifici».
L’autocarrozzeria New Car ha donato un defibrillatore cardiaco alla Misericordia di Quarrata.
«In questo periodo per tutti difficile ed incerto, abbiamo potuto constatare l’onere di cui le associazioni di volontariato si sono fatte carico, continuando con impegno e dedizione le loro attività», raccontano Paolo Pagnini e il socio Fabio Vagnetti, titolari dell’Autocarrozzeria New Car. «Non siamo mai stati estranei alla Misericordia e all’impegno dei suoi volontari, ma il rapporto che si è creato tra noi e la sede di Quarrata in occasione degli interventi di manutenzione ai loro mezzi, ha fatto sì che scattasse quella particolare molla che ci ha fatto desiderare di contribuire materialmente al loro operato, donando alla Misericordia di Quarrata un defibrillatore cardiaco che speriamo li possa aiutare nel loro lavoro e nel loro impegno verso la comunità».
Un’enorme quantità di sacchi neri pieni di rifiuti è stata rinvenuta il 16 novembre in una radura isolata ai piedi della collina di Quarrata. È stato Daniele Manetti presidente di Legambiente Quarrata a scovare la montagna abusiva di 25 sacchi contenenti ritagli di tessuto.
A segnalarla a Manetti era stato un cittadino che ci si era imbattuto durante una passeggiata. «Quello che mi domando è come abbia fatto un mezzo pesante ad arrivare in questo posto che è difficile da raggiungere per il sentiero impervio», ha spiegato il presidente di Legambiente Quarrata, «soprattutto se avesse fatto il percorso di notte. D’altra parte per un quantitativo così elevato necessariamente il trasporto deve essere avvenuto con un camion». E Manetti torna a sottolineare la mancanza di cultura ambientale e l’importanza della collaborazione di tutti i cittadini. L’associazione ambientalista tra l’altro collabora da tempo con l’ufficio ambiente del Comune di Quarrata e con le forze dell’ordine. «Anche nell’attività di Legambiente Quarrata la presenza del virus ha comportato dei cambiamenti», ha poi detto Manetti, «purtroppo adesso non possiamo più andare a ripulire le discariche abusive e le zone degradate dai rifiuti perché non è consentito andare in gruppo. Dobbiamo limitarci a darne notizia all’ufficio ambiente del Comune e ad Alia, documentando il luogo e il materiale rinvenuto».
E’ deceduto in questo autunno, Nilo Caramelli conosciuto da tutti per la professione di biciclettaio che ha svolto per tutta la vita a Vignole nella piccola bottega di famiglia.
Aveva iniziato da giovane, subito dopo la guerra, quando ancora le biciclette erano l’unico mezzo per muoversi e le automobili erano un lusso per pochi. Negli anni ha servito generazioni di famiglie e anche quando le biciclette hanno lasciato il campo ai mezzi motorizzati, automobili e motociclette in primo luogo, la bottega di Nilo ha continuato ad essere un riferimento importante per la comunità di Vignole. Lì ci si incontrava per parlare di tutto mentre lui aggiustava una catena, sostituiva i freni o metteva una sella nuova. Ma l’argomento più frequente era ovviamente il ciclismo e dopo ogni gara si commentava l’esito, parteggiando per un campione, piuttosto che per un altro. La professione di biciclettaio, svolta per tutta la vita, era del resto una vera e propria missione di famiglia condivisa con suo fratello Danilo che, a Casini, aveva una bottega identica.Fino a pochi giorni prima dalla scomparsa, Nilo ha continuato ad aprire ogni mattina la sua piccola officina. Con lui se ne va una figura romantica di altri tempi, un altro pezzo di quella Quarrata che è ormai storia.
Un percorso creativo e poliedrico iniziato nel settore dell’abbigliamento e dell’arredamento. La passione per l’arte e l’architettura, ma anche per le lingue, culminata con la conoscenza dell’arabo grazie ad un periodo stabile a Dubai.
La bella quarratina Lucia Biagioni, traduttrice e Consulente Tecnico d’Ufficio del Tribunale per la traduzione di intercettazioni ambientali, è anche un’affermata scrittrice di racconti. Nella sezione H del premio letterario “Alberonadronico” nel 2015 è stata finalista con il testo “Di nebbia e d’amore”, nel 2017 quinta classificata con “Esco a fare due passi” e nel 2018 ancora finalista con “Essere bosco”, nel 2019 quarta classificata con il testo “Siviglia”. Adesso Lucia sta scrivendo il suo primo romanzo, nel quale racconta la storia di una fanciulla che a causa di una situazione familiare per lei insopportabile scappa di casa e si trasferisce a Siviglia, dove scoprirà le sue origini ed un aspetto della sua famiglia a lei fino ad ora sconosciuto.