di Rosita Testai
dicembre 2020
Nel secondo dopoguerra a Quarrata non tutti i ragazzi proseguono gli studi dopo la scuola elementare, anche se la Costituzione prevede il diritto allo studio, con la scuola dell’obbligo, fino a 14 anni. Dal 1949 Quarrata offre la Scuola di Avviamento Industriale, dopo la quale si può accedere all’Istituto Professionale per l’Industria Pacinotti, ma non ai licei ed agli Istituti Magistrali e Commerciali.
Le scuole di Avviamento al Lavoro erano state istituite nel 1928 dal Regime Fascista (legge Belluzzo e nel 1939 Legge Bottai) per indirizzare i ragazzi al mondo del lavoro già all’età di 12 anni, togliendo loro però la possibilità di un ripensamento sulla prosecuzione degli studi. Per iscriversi alla Scuola Media con il latino, che consente la prosecuzione degli studi, i ragazzi di Quarrata devono sostenere un esame di ammissione e superare le prove scritte di Italiano e Matematica ed una orale di Italiano. Poi devono recarsi a Pistoia o a Poggio a Caiano. Solo nel 1960 a Quarrata, apre la scuola media con il latino, come sezione distaccata della Leonardo da Vinci di Pistoia. Nel 1962, la Legge n° 1859 istituisce la Scuola Media Unica ed il libero accesso alla secondaria, abolendo l’esame di ammissione. Nel 1967 chiude anche la Scuola di Avviamento Industriale. Bisogna arrivare al 1990 per avere la Scuola Secondaria di II° Grado, o Superiore, con la Sezione distaccata del Liceo Artistico Petrocchi di Pistoia. L’organizzazione del sistema scolastico statale con i vari livelli, dalla materna alle superiori, procede con lentezza a Quarrata, dall’Unità d’Italia fino ad oggi. Di conseguenza anche l’analfabetismo diminuisce e la scolarizzazione cresce con altrettanta lentezza. Nel 1861 all’Unità d’Italia, nel Comune di Tizzana funzionano solo due scuole pubbliche, una a Quarrata ed una agli Olmi e due scuole Parrocchiali, una a Tizzana Castello ed una a Santonuovo. L’obbligo scolastico è fino a 9 anni, secondo la legge Casati.
Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, con la legge Orlando, l’obbligo è portato a 12 anni con l’istituzione delle classi V e VI Elementare, ma con l’esenzione Prefettizia, valida per chi abita nelle campagne, si può ancora lasciare la scuola a 9 anni. A Quarrata la maggioranza delle scuole elementari sono ancora di grado inferiore, cioè con l’obbligo fino a 9 anni. Solo nel 1924 viene aperta la V classe. Le Suore Mantellate intanto aprono l’Asilo Bargellini. Dopo la Seconda Guerra Mondiale finalmente cresce nel Comune di Quarrata la presenza della scuola a tutti i livelli, dall’infanzia alla superiore, ma per affermarsi, impiega 40 anni. Nel 1949 apre la Scuola di Avviamento Industriale. Nel 1960 apre la Scuola Media (con il latino). Nel 1963 apre la Scuola Media Unica. Nel 1970 aprono alcune sezioni di Materna Statale. Nel 1990 apre il Liceo Artistico. Nel 1990 apre anche il primo asilo nido comunale, che non è classificabile come scuola, ma come servizio socio educativo.
Nel 2011 a Quarrata i Senza Titolo di Studio sono il 10% della popolazione. Quelli con Licenza Elementare sono il 33,81%. Quelli con Licenza Media sono il 33,77%. Quelli con Diploma sono il 19,4%. Quelli con Laurea sono il 2,8%. Anche in Italia, dall’Unità ad oggi, l’analfabetismo diminuisce e la scolarizzazione cresce progressivamente ma con lentezza: Nel 1861 nell’Italia Unita, gli analfabeti sono il 78% ed intorno al 1920, il 35% degli Italiani non sa ancora né leggere né scrivere, pur sapendo fare la propria firma. Nel 1951 gli analfabeti sono 12,9% della popolazione. Gli alfabeti Senza Titolo sono il 17,9%. Quelli con Licenza Elementare sono il 59%. Quelli con Licenza Media sono il 5,9%. Quelli con Diploma sono il 3,3%. Quelli con Laurea sono l’1% .Nel 2011 gli analfabeti sono l’1,1% della popolazione. Gli Alfabeti Senza Titolo sono il 7,7%. Quelli con Licenza Elementare sono il 20%. Quelli con Licenza Media sono il 29,8%. Quelli con Diploma sono il 30%. Quelli con Laurea sono 11,2%.
Finalmente possiamo dire che dopo 150 anni dall’Unità d’Italia, tutti sanno leggere e scrivere! Ma oggi non basta più saper leggere e scrivere. C’è un nuovo analfabetismo da sconfiggere, che non è il non sapere né leggere né scrivere, né il non avere un titolo di studio, ma l’analfabetismo di ritorno, o meglio l’analfabetismo funzionale, cioè quello che colpisce il 36% della popolazione italiana (secondo le attuali stime OCSE, Organizzazione Mondiale per la Conservazione e Sviluppo economico), la quale, pur possedendo un titolo di studio, non riesce ad acquisire le competenze necessarie per vivere autonomamente nella società moderna, altamente tecnologica. Non basta più diffondere la scolarizzazione a tutti i livelli, primaria, secondaria e universitaria, bisogna lavorare per offrire una educazione permanente e ricorrente, che accompagni la popolazione nel corso di tutta la vita.
Nella foto: Anno scolastico 1961/62. Classi I°, II° e III° della Scuola media. Gli alunni vengono trasferiti nell’edifico del Comune Vecchio, dalla Canonica di Santa Maria Assunta, dove la scuola aveva iniziato le lezioni nell’anno scolastico 1960/61. La foto ritrae gli allievi intorno al Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale, nella piazzetta del Comune Vecchio. La maggioranza dei ragazzi era di Quarrata, ma diversi provenivano da Bottegone, Agliana e Pistoia.