di Serena Michelozzi
dicembre 2020
Patrizia Tesi dal Primo Settembre 2020 è la dirigente scolastica dell’ICS Mario Nannini di Vignole. Riveste la carica di dirigente scolastica sin dal 1991, in quanto proviene dall’ordine di scuola primaria dove ha svolto il servizio di ruolo per 5 anni. Nel corso della sua carriera scolastica ha più volte rinnovato la sua esperienza, in quanto è stata DS presso vari istituti, quali quello di San Marcello, Montemurlo, Agliana, Martin Luther King Bottegone, Raffaello di Pistoia con reggenze alla Cino da Pistoia e a Montalcini di Pescia.
«Il compito prioritario di un dirigente è quello di indirizzare l’istituto verso un processo di miglioramento continuo, che permetta alla scuola di accogliere il forte cambiamento sociale economico e culturale che contraddistingue il periodo storico in cui siamo. Senz’altro l’anno scolastico in corso è ancora più influenzato dall’emergenza sanitaria che sta facendo pesare a livello mondiale la necessità per l’essere umano di riadattarsi nel mondo delle relazioni, del lavoro e della responsabilità collettiva», ci spiega Patrizia Tesi, che ha cercato di organizzare al meglio il suo istituto per far fronte all’epidemia, delineando regole e comportamenti adeguati. Fino a che la Toscana è stata zona gialla-arancione, sono state adottate misure tese a prediligere i progetti scolastici attuabili in modalità on-line, a limitare gli ingressi di esterni, ed il mescolamento di gruppi di alunni, educando costantemente questi ultimi al rispetto delle disposizioni di prevenzione raccolte nel protocollo di sicurezza. All’inizio quindi l’attività scolastica si è svolta cercando di mantenere la didattica in presenza, fino a che, con l’entrata della Regione in zona rossa, vi è stata la conversione nella modalità “a distanza” (d.a.d.). I ragazzi, secondo la dirigente scolastica, dopo le prime settimane di estrema difficoltà per la diversità di comportamento tra i tempi scolastici e quelli extra scolastici – complice il ritorno dalle vacanze estive durante le quali le regole si erano affievolite – si sono abituati al rispetto delle regole di distanziamento e dell’indossare rigorosamente la mascherina.
«Istruzione e salute sono i due fondamentali aspetti di uno Stato democratico la cui tutela deve essere sempre l’obiettivo prioritario. Noi italiani abbiamo un apparato burocratico e giuridico che rallenta in modo sostanziale quelle azioni che, al contrario, necessitano di immediatezza. Ma abbiamo anche la resilienza necessaria per far fronte alle difficoltà: la scuola è un concentrato di persone che credono nel lavoro che fanno e nei valori fondanti alla base della formazione del cittadino attivo che, da questo anno scolastico è una “disciplina curricolare” che si aggiunge alle altre classiche. Per questo è uno dei pochi luoghi dove vengono fatte rispettare e si rispettano le regole che invece molti, con scarso senso civico, trascurano per le strade, al lavoro, nel tempo libero. Credo che la scuola, fatta dalle persone che ogni giorno ci lavorano, sia davvero un esempio di alta professionalità», conclude Patrizia Tesi.