Centri estivi – un modo per tornare alla normalità

Centri estivi – un modo per tornare alla normalità

di Daniela Gori

giugno 2021

Estate significa anche centri estivi per i ragazzi che finite le scuole possono trovare le occasioni per trascorrere giornate all’aria aperta, socializzando e divertendosi in attività di vario tipo. Il periodo della pandemia con le restrizioni sulle uscite, la didattica a distanza e la mancanza di contatti con i coetanei, ha reso ancora più importante per i bambini e le bambine e per i ragazzi e le ragazze più grandi, la possibilità di stare in gruppo e di interagire in modo spensierato. «I bambini e i ragazzi hanno bisogno di recuperare spazi di serenità, di gioco, di relazione e di socialità. Ne hanno bisogno come l’aria. Dopo più di un anno di pandemia, dopo un’emergenza sanitaria e con le conseguenze che ha avuto sulla vita e sulla salute di tutte le nostre comunità, ora dobbiamo essere capaci di affrontare un’emergenza educativa i cui effetti sono ancora incalcolabili» ha affermato il Presidente della Cooperativa Gemma Rossano Ciottoli che fa parte degli organizzatori dell’iniziativa «qui non si tratta solo di un centro estivo. È il ritorno ad una dimensione di vita sociale; è la scommessa su anticorpi forti in contrasto a tutto quello che è stato distanza, solitudine e isolamento». L’edizione di quest’anno quindi è stata rimodulata secondo le norme anti-contagio da COVID-19, ma presenta alcune novità rispetto all’anno scorso. Tornano infatti ad essere dei veri centri estivi, ricchi di iniziative e con un orario più esteso le attività di “R-Estate a scuola”, organizzato dall’Associazione Pozzo di Giacobbe e dalla Cooperativa Sociale Gemma con la collaborazione ed il finanziamento del Comune di Quarrata, nell’ambito della convenzione “Welcome/Scuola Aperta”, sottoscritta con i due istituti comprensivi del territorio “Bonaccorso da Montemagno” e “Mario Nannini”. Il centro estivo rientra fra le attività di “WelComE” – Welfare e Comunità Educante, un progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

A partire da metà giugno fino a fine luglio i bambini sono accolti dunque a Quarrata presso la Scuola Primaria di Vignole e la Scuola Primaria di Via Torino per quanto riguarda le elementari, e presso il Parco Verde di Olmi per i ragazzi delle scuole medie. In luglio si svolgono poi anche i centri estivi per i più piccini, da 0 a 6 anni, che sono però organizzati solo dal Comune di Quarrata. Giocare all’aria aperta è la condizione ottimale per diminuire il rischio di contagio; in caso di maltempo tutte le sedi dispongono di locali al coperto che permettono il rispetto della distanza fisica di sicurezza tra i partecipanti. La mascherina è obbligatoria per adulti e bambini al momento di ingresso e di uscita, e durante le attività al chiuso ove non fosse possibile mantenere la distanza di sicurezza.

Le attività si svolgono tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 17.00 e viene fornito il pranzo a tutti i partecipanti, con distribuzione di pasto singolo già sporzionato. Oltre alle attività ludico ricreative da svolgere all’aperto, ogni settimana è prevista un’uscita in piscina e una gita in un luogo di interesse naturale, culturale o artistico, ma non saranno dimenticati i compiti delle vacanze assegnati dagli insegnanti. «I centri estivi» ha commentato l’assessore alla pubblica istruzione e alle politiche sociali Lia Colzi «sono uno dei fiori all’occhiello dei nostri servizi per l’infanzia e l’adolescenza perché vanno ad offrire alle famiglie un supporto concreto e di qualità dopo la fine della scuola; per questo motivo, ogni anno, l’Amministrazione finanzia con convinzione la loro organizzazione e quest’anno non ha certo fatto eccezione. Anzi, specialmente in un anno così complicato per il mondo della scuola, penso che questo servizio assuma un’importanza ancora maggiore: dare la possibilità ai ragazzi e alle ragazze di stare insieme in piena sicurezza, impegnandoli in attività ludiche e didattiche costruttive rappresenta, dal mio punto di vista, qualcosa di fondamentale per la loro crescita».

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