Arzelio Belli – fra impresa, sport e spettacolo

Arzelio Belli – fra impresa, sport e spettacolo

di Giancarlo Zampini

settembre 2010

Continua il nostro percorso per portare all’attenzione dei nostri lettori i personaggi che hanno fatto la storia recente di Quarrata, dal dopoguerra in poi. Siccome siamo anche un po’ fortunati, quelli ancora esistenti non rifiutano la nostra intervista, come nel caso di Arzelio Belli, 92 anni, imprenditore fra i più conosciuti di tutto il distretto, grande organizzatori di eventi, “presidentissimo” del Quarrata Calcio, Cavaliere della Repubblica, persona che ha ricoperto incarichi nel consiglio dell’Automobile Club di Pistoia, presso l’Unione Industriali, vice presidente dell’Unione Ciclistica Pistoiese.

 

Arzelio imprenditore.
<<La mia attività lavorativa iniziò come commerciante di biancheria assieme al mio fratello maggiore Rolando nel 1934>>, dice Arzelio Belli, <<ma rimasi solo molto presto perché lui morì a soli 26 anni: mia madre era già morta di febbre spagnola, malattia che fu un vero flagello per quel tempo. Ho portato avanti questo ramo di attività fino al 1962 anche se nel 1952 assieme ad altri soci rilevai l’azienda di salotti Cimot, ditta che nel giro di alcuni anni acquisì una grande identità. Si costruivano salotti, per la realizzazione dei fusti disponevamo anche di una falegnameria che era fra le più belle di tutta Quarrata. Fummo i primi ad acquisire un pantografo. Ricordo che in tutta Quarrata a mezzogiorno ed alla sera si sentivano suonare soltanto due sirene, quella della Cimot e l’altra del Lenzi: era un o spettacolo vedere transitare da Piazza Risorgimento e Viale Montalbano oltre 500 operai, tutti in bicicletta, alcuni in ciclomotore, alcuni in Vespa. Nel 1972 rimasi da solo alla guida, l’azienda che lavorava su una superficie di oltre 7000 metri ha continuato l’attività come Nuova Cimot, sempre da leader fino al 1990: pensi che al Salone del Mobile di Milano esponevo su uno stand 180 metri quadri, più di tutte le altre aziende quarratine>>.

Lei è stato anche un grande organizzatore di eventi, mentre era impegnato come imprenditore su più fronti, si occupava anche del divertimento dei quarratini: <<Si>>, dice ancora Arzelio, <<iniziai nel 1949 assieme ad altri soci con il Carnevale, la nostra base era la sala – cinema Moderno, della Società Operaia Mutuo Soccorso: a Quarrata ho portato Luciano Tajoli, Gigliola Cinquetti, Mina, Mike Bongiorno, Fred Bongusto, Massimo Ranieri, Alighiero Noschese, Claudio Villa, Milva, Iva Zanicchi, in tutto un centinaio fra cantanti ed artisti, fino al 1972. Luciano Taioli andai a trovarlo a Lambrate, lo incontrai di nuovo presso gli studi Rai di Milano, gli feci un contratto per sei serate. In quel tempo ogni cantante che si presentava al Festival della Canzone Italiana di Sanremo sarebbe venuto a cantare a Quarrata, così è stato: credo di avere organizzato non meno di un centinaio di serate>>. Ha portato a Quarrata anche tanti sportivi: <<Tutti miei amici>>, continua Arzelio Belli, <<ricordo fra questi, Fausto Coppi, Gino Bartali, Alfredo Martini, Renzo Soldani, altri ciclisti come Biagioni, Baroni, Magni>>. Molti dei quali conosciuti per avere organizzato anche alcune corse… <<Fra tutte il Gran Premio Industria e Commercio, una competizione alla quale eravamo arrivati prima di altri. Del ciclismo ero un grande appassionato, oltre l’incarico nell’Unione Ciclistica Pistoiese, sotto la presidenza del grande Piero Sala, avevo anche una squadra dilettantistica con la maglia Cimot>>. Quarrata meta di tanti calciatori: <<Si anche loro amici: ricordo Angelillo, Altafini, Loiacono, Albertosi, Gonfiantini, e tanti altri>>.

 

Arzelio, presidente dell’ A.C. Quarrata.
Quando si parla di calcio Arzelio Belli occupa un posto di primo piano, non solo a livello locale ma toscano ed anche di più. Vantava conoscenze in tutto il settore, stimato in Federazione, amico di presidenti, allenatori e calciatori. Proprio per merito dei suoi rapporti interpersonali riuscì a vendere calciatori del Quarrata a società molto più importanti, come Arzelio ci ricorda: <<Capecchi, una brava mezzala, prese la strada della Sambenedettese, Reggianini della Juventus, Cianciolo, portiere, al Milan. Avevo venduto anche Flachi al Foggia, ma il calciatore, incredulo, non fece niente per confermare questo trasferimento. Per la cronaca Flachi, che giocava nel ruolo di terzino, è il padre dell’altro Flachi, calciatore della Fiorentina prima e Sampdoria poi>>. Arzelio Belli iniziò la sua carriera di dirigente partendo proprio da zero, come afferma ancora: <<Convinsi il sindaco Vittorio Amadori a costruire lo stadio, era il 1961, dalla terza categoria salimmo fino alla serie D, la seconda divisione di oggi, come avversari avevamo la Pistoiese, Prato, Lucchese, Frosinone, Siena, Grosseto, Sangiovannese, Città di Castello, Foligno, ecc. Ricordo allenatori come Bruno Cappellini, Silvano Grassi, Sandro Priami, Tito Bini; fra i calciatori – oltre quelli già citati per motivo di trasferimento – Bessi, Ripa, Vezzosi, Pino Vitale, attuale direttore sportivo dell’Empoli>>.

Concludiamo con due parole su Quarrata in generale. Cosa non le piace di questa città oggi: <<Nell’imprenditoria con i mutui delle banche non si va da nessuna parte, è difficile fare impresa; nel mondo della politica si è sbagliato ad acquistare villa La Magia ed altri immobili, quando sul piano infrastrutturale siamo rimasti fermi, mi riferisco a Viale Montalbano che andava arredato ed al tunnel di collegamento con la zona dell’empolese>>. Rifarebbe tutto quello che ha fatto? <<Sicuro, senza alcun dubbio>>.

Arzelio ha una bella famiglia, se lui ha 92 anni la moglie Dina Gori ne ha 93, una figlia Katia, due nipoti Filippo e Massimiliano e tre bisnipoti.

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