di Luciano Tempestini
settembre 2019
Queste poche righe non vogliono descrivere la biografia di nessun personaggio di Quarrata, ma vogliamo rammentare due quarratini DOC, Arzelio Belli e Aldo Gemignani, che hanno portato lo sport locale agli onori delle cronache sportive nazionali. Infatti Belli e Gemignani, con passione ed impegno, hanno consentito al ciclismo di ottenere risultati inimmaginabili portando il nome di “Quarrata”, addirittura al di fuori dei confini italiani. Chi scrive, conosce bene questa storia, perché proprio nel 1967, iniziò a collaborare con alcuni quotidiani e mensili, raccontando cronache e fatti del ciclismo dilettantistico della nostra provincia.
Soci titolari della Cimot, una fabbrica di divani e poltrone del nostro comune, decisero nel 1967, di fondare la “Cimot Vellutex Casellina”, una squadra ciclistica di dilettanti, comprendendo amici amanti del ciclismo, tra cui Mario Mengoni e Siliano Gori. Inoltre, Aldo Gemignani poté contare sull’aiuto dei figli Giosuè e Floriano. Da allora iniziarono tantissimi successi per la compagine di Quarrata e nel 1985 il nome cambiò in “U.C. Casini Arreda”, annoverando nelle proprie file atleti provenienti da tutto il mondo: Russia, Australia, Ucraina, Bielorussia, Lettonia, Nuova Zelanda e Polonia, oltre logicamente a tutta Italia. Da sottolineare che nel corso degli anni il gruppo ha avuto come sponsor anche la Vellutex di Romano Vignolini, cugino di Loris Vignolini ciclista professionista, a cui abbiamo dedicato un articolo nel giugno 2017. E se si parla di professionisti quarratini, non possiamo tralasciare il nome del compianto Fabrizio Fabbri, che nel 1990 divenne direttore sportivo del gruppo; fu lui, l’anno successivo a guidare Francesco Casagrande verso la vittoria del 21° Giro d’Italia dilettanti, davanti all’indimenticabile Marco Pantani. D’altronde basta sfogliare il libro “Dal 1967 ciclismo d’autore. U.C. Casini” per vedere tanti nomi di ciclisti divenuti famosi, che nel tempo hanno avuto a che fare col Gruppo di Belli – Gimignani.
Floriano Gemignani, che ci ha aiutato a mettere insieme le notizie, ama ricordare che il palmares della società vanta sei titoli di campioni del mondo Under 23, alcuni campionati Europei oltre a tantissime altre importante gare. Fra gli anni più felici e fecondi di vittorie, rammenta il 1999 quando a Verona, Leonardo Giordani, indossò la prima maglia iridata Under 23, per la squadra quarratina. Eccezionale fu poi il 2001 in quel di Lisbona dove, l’ucraino Yaroslav Popovych, trionfò precedendo sul traguardo altri due atleti dell’“U.C. Casini”, Gianpaolo Caruso e Ruslan Grischenko, vincendo il Mondiale Under 23… insomma fu un podio tutto “di Qua”. E il secondo classificato Gianpaolo Caruso, a sua volta si guadagnò l’oro l’anno successivo in Francia, ad Apremont. Il quarto titolo iridato arrivò dopo pochissimo, nel 2003, con l’uzbeko Sergey Lagutin, ad Hamilton in Canada. Nell’anno seguente, a Verona, la cinquina era ad appannaggio del bielorusso Kanstantin Siutsou; fra l’altro al 5° posto si piazzava “lo squalo”, Vincenzo Nibali. Nel 2005, con l’ucraino Dmytro Hrabovs’kyj, terminava l’apoteosi iridata della squadra. Insomma, 1999 – 2005, stagioni da record!
In conclusione, Floriano Gemignani mi ricorda che le frazioni più verdi di Quarrata vengono scelte tutt’oggi da tantissimi campioni delle due ruote, che qui si sono allenati e tornano volentieri per prendervi dimora. Però, aggiungiamo noi, parte del merito va a questi pionieri dell’U.C. Casini, che con dedizione e sacrificio, hanno dato a Quarrata il posto che merita nella storia del ciclismo.