di Piera Salvi
giugno 2019
Il 27 luglio è il 150° anniversario della nascita di monsignor Orazio Ceccarelli, che fu parroco alla Ferruccia e fondatore della prima Cassa Rurale dell’area pistoiese, proprio nella frazione attraversata dall’Ombrone, che ne segna il confine tra i comuni di Agliana e Quarrata.
Francesco Orazio Giuseppe Ceccarelli nacque il 27 luglio 1869 a Limite sull’Arno (Firenze) da Luigi Ceccarelli e Agata Franceschini. Era nipote di don Gaspare Ceccarelli che nel periodo precedente al 1900 fu parroco alla Ferruccia. Orazio venne ospitato dallo zio sacerdote, frequentò i ragazzi e la vita del paese. Forse fu quel contesto a maturare successivamente in lui la vocazione al sacerdozio. Fu ordinato il 19 maggio 1894 e mandato alla Ferruccia come vice parroco. Partecipando agli incontri del Movimento cattolico apprese di esperienze societarie di tipo cooperativistico e solidale, finalizzate a promuovere sviluppo umano, sociale ed economico, nate nel nord Italia dalla seconda metà dell’Ottocento.
Sotto la spinta di don Ceccarelli, il 28 settembre del 1901 prese vita anche a Ferruccia la prima Cassa rurale del pistoiese. Tre anni dopo si costituì quella di Sant’Agostino a Pistoia, il 1904 è l’anno della nascita della Cassa rurale di Vignole, che nel tempo è diventata l’attuale Banca Alta Toscana. Nel 1908 anche Montale ha la sua che qualche anno dopo conta 137 soci; nel 1909 si costituì quella di Santomato e numerose altre presero vita dal 1910 al 1927, con diverse migliaia di soci, tanto che don Ceccarelli era considerato il “babbo” delle Casse rurali. Un prete che s’impegnò notevolmente a favore del mondo contadino che all’epoca era quello prevalente, e promosse in paese mutue assicurazioni e l’unione delle trecciaiole, un mestiere che al tempo impegnava molte donne. Nel 1904 fondò, sempre alla Ferruccia, il Mulino cooperativo e dei consumi. Si trovava nella parte aglianese del paese che ancora oggi è chiamata Il Mulino: percorrendo via Selva, in prossimità dell’incrocio con via Branaccia, si può vedere un significativo bassorilievo in terracotta, realizzato dallo scultore Vanni Melani per il centenario della fondazione del Mulino. Altre opere a cui Orazio Ceccarelli dette vita mentre era il pievano della Ferruccia sono la chiesa al Barba, la ristrutturazione interna della Compagnia per trasformarla in teatro e, nel 1925, l’asilo infantile. L’intensa vita terrena del sacerdote, che nel frattempo era diventato monsignore, cessò il 24 marzo 1927, a causa di un incidente stradale a bordo della sua inseparabile motocicletta con la quale ogni giorno si spostava. Sbatté violentemente contro un barroccio carico di fieno, riportando ferite gravissime e fu inutile il trasporto in ospedale.
Della sua vita si parla in diverse pubblicazioni. Noi abbiamo fatto riferimento al libro di Alessandro Baroncelli “Don Orazio Ceccarelli – il Piovano della Ferruccia”, pubblicato dalla biblioteca comunale Angela Marcesini di Agliana nel 2005 e ad un articolo di Massimo Gori, pubblicato sul settimanale diocesano “La vita” a maggio 2019. Ringraziamo di cuore entrambi gli autori che sono stati disponibili anche a darci ulteriori informazioni. Alessandro Baroncelli è anche autore del recital commemorativo “Monsignor Orazio Ceccarelli – ti racconto di un limitese”, che è andato in scena il 18 maggio scorso nella parrocchia di Limite sull’Arno interpretato dall’autore con Alessandro Rapezzi. Si tratta della replica di una lettura recitata rappresentata nel teatrino della Ferruccia nel 2007 in occasione del centenario della prima settimana sociale, arricchita per questa occasione da brani musicali composti da Baroncelli. L’evento si è tenuto nella terra natale di monsignor Orazio Ceccarelli per la disponibilità del parroco di Limite sull’Arno don Franco Sgrilli e l’interessamento di Corrado Ceccarelli, discendente della famiglia di monsignor Orazio. é prevista una replica nell’ambito del Settembre quarratino.