di Piera Salvi
dicembre 2018
Ampliamento della sede centrale e ingresso nel Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea. La Banca Alta Toscana si avvia a chiudere il 2018 con questi due importanti progetti, dopo le fusioni degli anni passati con la Banca della Montagna Pistoiese con sede a Maresca (nel 2012) e con la Banca di Masiano (nel 2017). Ne abbiamo parlato con il direttore generale Elio Squillantini.
Quale sarà la destinazione dei nuovi locali in via IV Novembre a Quarrata?
E’ in corso l’ampliamento della sede sociale, che rientra in un progetto planivolumetrico più vasto a livello comunale. L’ampliamento permetterà di riunire in un unico ambiente i numerosi uffici amministrativi e di controllo oggi dislocati, a seguito della fusione con la Banca di Masiano, presso la ex Sede di Vignole e quella di Masiano, con evidenti vantaggi in termini di maggiore efficienza operativa. La nuova ala ospiterà il centro direzionale, gli uffici di staff della direzione generale e la Sede della Fondazione “Banca Alta Toscana” nonché un ampio spazio da adibire ad archivio e magazzino. Inoltre, ci sarà un auditorium da 700 posti a disposizione della comunità, mentre l’auditorium attuale resterà a uso interno.
Quando saranno fruibili i nuovi locali?
Sarà data priorità alla predisposizione degli uffici, rinviando a esercizi successivi il completamento dell’auditorium.
E’ imminente anche l’ingresso nel Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea. Quali sono i motivi dell’ingresso in Iccrea?
Il Gruppo è stato costituito per due motivi. Incrementare la solidità patrimoniale e l’offerta di prodotti e servizi di qualità ancora più elevata ai soci e ai clienti. Inoltre, perché permette alle banche affiliate di effettuare investimenti in tecnologia che da sole non sarebbero state in grado di sostenere, ma che rappresentano una condizione necessaria per competere sui mercati.
Quante sono in Italia le banche affiliate al Gruppo Iccrea?
E’ il quarto gruppo a livello nazionale con 142 banche affiliate. Entrare nel Gruppo Iccrea significa dare più garanzie a soci e clienti e migliorare i servizi. Ci sono stati due anni di lavoro intenso. Oggi siamo alla fase finale, che dovrebbe trovare il punto più significativo nell’assemblea ordinaria e straordinaria dei soci prevista, in seconda convocazione, per il 16 dicembre a Pistoia nella Cattedrale ex Breda. I soci saranno chiamati a deliberare sulle necessarie variazioni statutarie e il nuovo regolamento assembleare ed elettorale.
Quando ci sarà la costituzione effettiva del Gruppo?
E’ prevista entro febbraio 2019, salvo emendamenti che potrebbero far slittare questa data.
Si riferisce a eventuali cambiamenti previsti dal Governo?
Sì. Naturalmente qualsiasi miglioramento della legge e del contratto di coesione tra banche aderenti è il benvenuto, ma ritardare ulteriormente il processo di costituzione del Gruppo non favorirebbe certo l’interesse dei soci e clienti delle banche di credito cooperativo.
Ma con questo cambiamento le Banche di Credito Cooperativo potranno mantenere la vicinanza con il territorio che le ha sempre caratterizzate?
Non potrà e non dovrà cambiare il modo di relazionarsi con il territorio. Le Banche di Credito Cooperativo si diversificano per questo. Essere radicati in un territorio abbastanza ristretto impone un approccio basato sulla relazione diretta con i propri soci che, ricordiamo, sono e dovranno restare il punto di riferimento delle scelte e di tutta l’operatività della loro banca. Questo perché è previsto dallo statuto e riconosciuto dalla legge di autoriforma del 2015, garantendo il carattere cooperativo e localistico.