Loretta Cafissi Fabbri

Loretta Cafissi Fabbri

di David Colzi

marzo 2010

Siamo felici di cominciare il terzo anno di NOIDIQUA, proponendo alla vostra attenzione una concittadina che può vantare un vero e proprio Fans Club; infatti è stata segnalata alla nostra redazione da Carlo, Serena, Anna, Claudia, Alberto, Samanta, Marta e Stefano. Stiamo parlando della signora Loretta Cafissi Fabbri eccellente cuoca che da anni gira in lungo e in largo l’Italia vincendo concorsi di cucina. Con questo articolo possiamo dire di aver conosciuto tutta la famiglia Fabbri, dato che nel primo numero del 2009, intervistammo anche suo marito Fabrizio, campione di ciclismo.

Come è nata in lei la passione per la cucina?
Da bambina. Vengo da una numerosa famiglia contadina, dove le donne si occupavano della casa e gli uomini della coltivazione dei campi. Fin da piccola ho considerato la cucina ed il cucinare come un premio per la fatica del lavoro. Pensi che ogni giorno si sedevano alla nostra tavola undici persone.

Quando sono iniziati i concorsi di cucina?
Per caso, 5 anni fa. Vidi un concorso su un giornale ed inviai un paio di ricette. Mi piace molto proporre le ricette tradizionali toscane anche perché mi ricordano molto mia mamma e mia zia, cioè le mie maestre.

Come è stato il suo debutto?
Le confesso che la prima volta ero terrorizzata! Deve sapere che sia durante le selezione che nella serata finale, si deve preparare la propria ricetta in un ristorante sotto la supervisione di un cuoco. Per chi, come me, non era abituata ad “avere un pubblico”, è stata un’esperienza forte, ma ora mi sono abituata. (sorride)

Come si classifica?
In verità di regione in regione ho sempre vinto…
(sorride)

I suoi familiari cosa pensano?
Sono molto contenti, soprattutto perché vedono la passione e l’umiltà che metto in queste mie “trasferte gastronomiche”. E’ molto importante per me avere al mio fianco mio marito Fabrizio ed i miei figli Francesco e Fabio.

Ha qualche segreto in cucina?
In effetti sì. Ogni estate vado nel Casentino a raccogliere vari tipi di erbe da essiccare per poi usarle nelle mie ricette.

E le sue nuore?
Anche loro sono bravissime in cucina. (sorride)

Le ricette preferite?
Tutte quelle della tradizione toscana: certo, più sono complesse e più mi danno soddisfazione: prenda ad esempio la cacciagione.Le dirò che se fossi più giovane, cercherei di mettere su un ristorante toscano… magari anche qui a Quarrata. Comunque sono felicissima di cucinare per i miei cari. Poi ho anche un allieva speciale, mia nipote Francesca, una bimba molto sveglia.

La più bella soddisfazione?
Ogni qual volta ho la possibilità di cucinare assieme ad un grande chef, come Roberto de Franco che è il cuoco di un noto ristorante sul porto di Rosignano. Altra bella esperienza è stata quando ho conosciuto Sirio Maccioni e Cesare Casella, due dei più grandi chef di New York.

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