Sinful Mantra

Sinful Mantra

di David Colzi

dicembre 2010

MUSIC UP, due parole che coincidono con CONCORSO MUSICALE PER BAND EMERGENTI. Anche quest’anno il Music Up (organizzato dallo Spazio Giovani al Kalè, dell’Associazione di volontariato “Pozzo di Giacobbe”) si è fatto sentire l’8 e il 9 Settembre in piazza Risorgimento, il palco dei grandi eventi! Come gli anni passati il Contest si è svolto all’interno del Settembre Quarratino. Sei gruppi in gara, Voice of Pain, Dogma, Alumoweld, Cavallette in inglese, Sinful Mantra, Dreaming Black. Una schiera di giurati, fra tecnici/professionisti (fra cui David di “Noi di Qua”) e rappresentanti delle varie Associazioni del Territorio Quarratino che aderiscono al progetto “Kaleidoscopio”. Tutto il pubblico presente in piazza che votava il suo gruppo preferito… non vi diciamo il lavorone per lo spoglio dei voti a fine serata! Quella che seguirà sarà l’intervista ai Sinful Mantra il gruppo vincitore del contest. E quale strumento migliore se non chiedere alla rivista “Noi di Qua” di pubblicare una loro intervista? Vi lasciamo alla lettura ricordandovi che I GIOVANI SONO IL PRESENTE! www.spaziogiovanialkale.com.

Impressioni sulla vittoria al Music Up?

Matteo: E’ stata una vittoria inaspettata, sia perchè il nostro genere non è fra i più commerciali, sia perchè suoniamo da soli otto mesi con questa formazione. In più, sul palco, abbiamo avuto qualche problema tecnico, di suono. Quindi non avevamo tutte le carte in regola per vincere! (sorride).

E dopo solo otto mesi, già una vittoria così prestigiosa?
Leonardo: Lo scopo di un gruppo deve essere quello di suonare dal vivo e farsi conoscere. Con questo spirito ci siamo iscritti, anche se, vedendo gli altri gruppi ed il genere che proponevamo, abbiamo subito pensato che la vittoria dei Discordia, l’anno scorso fosse un’eccezione, dato il genere che facevano, ed invece… Pensa che questo era il nostro live numero due!

Allora è proprio vero, che la scena musicale in provincia, si sta un po’ muovendo…
Matteo: I gruppi non mancano e neanche i generi musicali: diciamo che ci sono diverse nicchie ed ognuno può scegliere ciò che più gli piace. Il problema è che ci sono pochi spazi o locali che ti danno la possibilità di esibirti e molti di questi ti ingaggiano solo dietro la promessa che tu riesca a riempirgli il locale di gente. Ma se sei un gruppo emergente che si vuol far conoscere, come fai ad avere già un seguito di fans?

Come vi siete formati?
Francesco: Tutto è iniziato con me. Io avevo un gruppo di genere Hard Rock, ma dopo pochi live, il cantante ed il batterista se ne andarono ed il gruppo si sciolse: così mi ricordai del mio amico Luca, nostro attuale batterista, al quale proposi di formare un gruppo di genere death metal e lui portò con sé Matteo al basso, Leonardo alla chitarra solista e Daniele alla voce.

Molto particolare è la voce del gruppo…
Daniele: Il mio modo di cantare si rifà ad una tecnica chiamata Growl, con un timbro cupo e gutturale che è tipico nel genere musicale che suoniamo. E’ stato il nostro batterista Luca ad introdurmi a questa tecnica; non a caso è anche la seconda voce del gruppo. La cosa strana è che prima di questo gruppo, io non cantavo nemmeno sotto la doccia. (sorride)

Paura del palco?
Daniele: Musicalmente nasco come batterista, quindi passare dalle”retrovie” alla prima linea non è “cosa da poco”. Alla fine basta abituarsi e soprattutto divertirsi.

Progetti futuri?
Luca: Altri contest, e continueremo a lavorare ai pezzi nostri. Anche in questo caso va sottolineato il fatto molto positivo che la manifestazione Music Up, impone ai gruppi di fare un repertorio di cover più un pezzo proprio: questo aiuta a far girare la buona musica ed i nuovi gruppi.

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