di Massimo Capelli
settembre 2023
Tutti i quarratini nati prima degli anni Cinquanta lo conoscevano con lo pseudonimo di “Legge”, ma il suo vero nome era Sergio Nesti, e anche lui, poco più che ragazzo, insieme a suo fratello Morando, probabilmente ordinò il martello da tappezziere a Guido detto “lo Zoppino”, il fabbro di piazza (quando la piazza si chiamava ancora Umberto I°) per andare a fare l’apprendista dal Lenzi o dal Mantellassi, chissà. A differenza del fratello, però, “Legge”, appena presa la patente volle fare il camionista e questo lavoro lo portò spesso a Milano. Fu proprio nella città meneghina che si stabilì dopo aver conosciuto e sposato Ida Berluti, una ragazza che proveniva dalle Marche. Dopo qualche anno, per via della LEGGE imposta dall’Alto “crescete e moltiplicatevi”, nacque Massimo, ed è proprio su Massimo Nesti Artista che vorrei soffermarmi un attimo.
Non essendo un critico d’arte posso solo esprimermi come mero fruitore della stessa. Le opere del maestro Massimo Nesti sono veri e propri racconti. I tratti morbidi, lo stile figurativo si ispira ai maestri del Rinascimento e del Seicento lombardo ma è interpretato con una fantastica rivisitazione della realtà e un brioso dinamismo. Ammirando le opere, l’emozione sale a tal punto che questo movimento è come se coinvolgesse l’osservatore fino a trascinarlo dentro il dipinto e a farlo diventare parte del contesto.
Massimo, dopo la scomparsa dei genitori ha deciso di trasferirsi da Milano nella più tranquilla Senigallia, città di sua madre. Lì con la moglie Cristina dirige una scuola-laboratorio di pittura. Come scrive la critica di lui: “In definitiva un artista vero che si esprime con semplicità e solarità che non escludono o sottacciono profondità di pensiero e passione per la cultura, e che, grazie alla gioia di vivere che trasfonde e trasmette, palesa rappresentazioni pittoriche cariche di grande presenza creativa e molto originali. Non si diventa Docenti per caso. Nella collezione del vero amante della pittura di pronunciato ed evidente pathos l’opera di Massimo Nesti non può certo mancare”.
Con Massimo Nesti si arricchisce la lista degli artisti le cui radici risalgono alla nostra Quarrata.