di Daniela Gori
dicembre 2023
Se n’è andato in silenzio, lasciando nella comunità di Quarrata sconcerto e dispiacere: Giammarco Giorgi era conosciuto e aveva tanti amici, per il suo carattere estroverso e affabile. Aveva solo 51 anni. Era stato ricoverato all’ospedale San Jacopo il 21 novembre mattina per un aggravamento delle sue condizioni, dove purtroppo si è spento nel pomeriggio dello stesso giorno. Una vita dedicata alle sue grandi passioni, per il mare e per i viaggi, tanto da farle diventare anche oggetto del suo lavoro.
Un mondo di esperienze sempre diverse, di paesi lontani, di incontri, che ci aveva raccontato proprio qui sulle pagine di Noidiqua di giugno 2015, quando eravamo riusciti ad acciuffarlo in uno dei rari periodi che era a casa. Il mare lo aveva cominciato ad amare fin da ragazzino quando in estate andava a Riccione dove i familiari un tempo avevano un negozio di biancheria. Proprio per la sua personalità e per la sua conoscenza di cinque lingue, soprattutto inglese, francese e tedesco, studiati alle scuole superiori, cominciò presto a lavorare nel settore turistico, prima a Sharm el-Sheikh e in seguito entrando a far parte del team della Costa Crociere dal 2004 al 2005. Il suo primo imbarco durò 6 mesi, con le tappe lungo il Mediterraneo: il suo compito era occuparsi di tutte le attività di intrattenimento, quindi non solo serate a tema, ma anche cooperazione con l’ufficio escursioni, oltre ad aver cura dell’imbarco e dello sbarco dei passeggeri. Passò poi alla statunitense Royal Caribbean International dedicandosi all’organizzazione e alle relazioni con i passeggeri. In mezzo a queste esperienze anche un fase lavorativa nei villaggi turistici e un periodo di residenza a Roma. A causa della crisi nel settore turistico imposta dallo stop per la pandemia, aveva vissuto una parentesi lavorativa in una catena di alberghi fiorentini, finché recentemente era entrato stabilmente nell’organico dell’hotel I Vivai al Parubiano di Montemurlo.
Figlio unico, lascia i genitori Luciana e Giovanni. «Era buono, intelligente, di bell’aspetto, sempre pronto ad aiutare chi si trovava in difficoltà, gran lavoratore e per questo era benvoluto» ne traccia un commosso ricordo il padre «amichevole con tutti, soprattutto le persone anziane ne apprezzavano l’infinita disponibilità e la buona educazione. Abbiamo ricevuto tante dimostrazioni d’affetto e di cordoglio, perfino suoi ex colleghi americani ci hanno scritto addolorati per la sua perdita».
Vogliamo ricordare Giammarco con queste sue parole, quando nell’intervista sulle nostre pagine ci parlò dei posti che lo avevano più affascinato durante i suoi numerosi viaggi.
Lei, che in questi anni ha visitato 85 nazioni diverse, ci saprebbe dire i posti che più l’hanno sorpresa per la loro bellezza?
«Come città dico Reykjavík, la capitale dell’Islanda, mentre come luogo, scelgo Capo Nord in Norvegia».
Invece, un posto “inflazionato”?
«I Caraibi, che indubbiamente sono bellissimi, ma onestamente i mari di Sicilia e Sardegna non hanno niente di meno».