di Daniela Gori
dicembre 2023
Si sono prodigati per salvare, soccorrere, aiutare a pulire, sostenere, assistere le persone fortemente colpite dall’alluvione. Sono i numerosi volontari che in massa si sono riversati nelle zone dove insieme all’acqua e al fango erano state portate via insieme ai beni materiali serenità, consuetudine, memorie. E se anche si sono verificati episodi di sciacallaggio, come purtroppo sempre accade in situazioni di questo tipo, molto più importanti ed evidenti sono state le tante manifestazioni di solidarietà. Per le strade e nelle case, nei negozi, negli scantinati, erano tantissimi i giovani e i meno giovani a dare il loro contributo, armati di secchio, pala, scope, stracci. squadre di team sportivi, intere classi di istituti scolastici, gruppi di amici, ognuno ha portato la forza delle braccia e il conforto del cuore, tra un sorriso e una spazzata. E poi ovunque ciascuno ha cercato di fare la propria parte: gli insegnanti hanno ripulito le scuole, i postini gli uffici postali, le bibliotecarie la biblioteca, gli impiegati e gli operai i luoghi di lavoro.
La raccolta di beni di prima necessità è iniziata da subito, dalle aree limitrofe sono arrivati cibo, acqua in bottiglia e detersivi in quantità industriale: subire un’alluvione significa non solo perdere tutto ma anche veder riaffiorare il fango e il cattivo odore per giorni. Le stanze del Polo tecnologico erano state trasformate in refettori e centri di raccolta, dove l’amministrazione comunale e le associazioni di volontariato erano impegnate a tutte le ore a cercare di rispondere alle richieste di ogni genere. La Misericordia, la Croce Rossa, la Vab, la Protezione civile, durante l’emergenza hanno portato soccorso e assistenza su tutto il territorio. Nei giorni seguenti all’esondazione tramite le pompe e le idrovore di varia potenza hanno tirato via l’acqua dove ristagnava. Squadre delle Organizzazioni Nazionali di volontariato, colonne mobili arrivate da gran parte d’Italia, insieme ai Vigili del Fuoco sono state mobilitate fin dai primi minuti successivi all’evento con mezzi anfibi e gommoni. Intanto prosegue la raccolta di fondi in denaro.
Numerose sono state le sottoscrizioni aperte, ognuno può inviare quanto può, perché anche pochi euro possono fare la differenza nella somma. Ricordiamo qui quella istituzionale: il Comune di Quarrata ha creato un conto corrente aperto per sostenere gli interventi per la gestione e ricostruzione della biblioteca comunale, delle scuole e del territorio di tutta la comunità quarratina. Tutte le donazioni saranno rendicontate e rese pubbliche al termine di questa emergenza sul sito istituzionale nella sezione “Amministrazione Trasparente”.
L’IBAN cui fare la propria donazione è IT34k0306970504100000300012