di Giacomo Bini
giugno 2024
In tempo di scadenze fiscali e dichiarazioni dei redditi pensiamo di fare cosa utile riportando alcuni dati sulle dichiarazioni dei redditi dell’anno scorso resi noti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Nel mare magnum dei dati, delle tabelle e delle statistiche vorremmo richiamare l’attenzione su pochi numeri che crediamo sia bene tenere a mente quando parliamo di spesa pubblica per i servizi come sanità, scuola, sicurezza, che sono pagati con i soldi ricavati dalle tasse.
Il primo dato che proponiamo è che il 40% circa dei contribuenti dichiara meno di 15mila euro lordi l’anno. Hanno presentato la dichiarazione dei redditi 42 milioni di contribuenti e ben 17 milioni sono sotto la soglia dei 15mila euro lordi l’anno. Il reddito medio di questa ampia fetta di contribuenti è pari a 7.100 euro lordi all’anno. In sostanza quelli con reddito basso sono tanti.
Il secondo dato riguarda invece i redditi dichiarati più alti: sopra i 75mila euro lordi all’anno si collocano le dichiarazioni di un milione e 300mila contribuenti pari a circa il 3% del totale dei dichiaranti. Le dichiarazioni sopra i 120mila euro lordi sono appena 700mila pari all’ 1,6 per cento.
Terzo dato: i redditi dichiarati sopra la soglia dei 35mila euro sono poco più di sei milioni su 42 milioni quindi in percentuale si attestano sul 14% del totale.
Per completezza riportiamo anche i dati dei redditi intermedi. Il 29 per cento, pari 12,3 milioni di contribuenti, dichiara tra 15mila e 26mila euro lordi l’anno (reddito medio 19.800 euro). Il 15 per cento, cioè 6,4 milioni, dichiara dai 26mila ai 35mila euro. Il 9,76 per cento, cioè 4 milioni e 100mila dichiara fra 35mila e 55mila euro. In sostanza il 70% dei contribuenti dichiara meno di 26mila euro. L’anno scorso i 42 milioni di contribuenti italiani hanno pagato 174 miliardi di euro di Irpef (Imposta sui redditi delle persone fisiche). Essendo l’Irpef un’imposta progressiva, cioè con aliquote di prelievo fiscale crescenti al crescere del reddito, il risultato dei dati sopra esposti è che i contribuenti che dichiarano fino a 15mila euro pagano il 3,2% del’Irpef totale, i contribuenti tra i 15 e i 26mila euro versano il 15,7% del complesso del gettito Irpef e questo significa che il 70% dei contribuenti paga il 18,9% del totale e che il 40% delle imposte è sostenuto dal 26% dei contribuenti, quelli che dichiarano tra i 26mila e i 55mila euro lordi l’anno.
A proposito delle tasse, l’articolo 53 della Costituzione recita così: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”. Sappiamo tutti che avvicinare la realtà dei fatti ai principi ideali, anche a quelli sanciti dalla Costituzione, è tutt’altro che facile. E’ uno sforzo dei governi nazionali e locali ma è anche uno sforzo di noi cittadini a partire dal dovere di pagare le tasse. Infatti l’articolo 2 della Costituzione, che siamo spesso pronti a citare solo per i nostri diritti, ci richiama anche ai nostri doveri fin dall’articolo 2: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.