Vignole Giovane – 35 anni di attività

Vignole Giovane – 35 anni di attività

di Marco Bagnoli

settembre 2024

Dopo qualche tempo, alla fine di un estenuante mese di agosto, siamo tornati nella parrocchia di Vignole, che come sapete è guidata da don Eusebiu Farcas. Il fatto che lui sia il parroco più giovane dell’intera diocesi non fa più notizia; stavolta ci interessa invece il Gruppo Giovani, che è attivo a Vignole ancor prima che don Eusebiu nascesse.

Il Gruppo, presente ovviamente su Facebook col nome di “Vignole Giovane”, sorge infatti nell’ormai lontano 1989, per opera di tre volenterosi dell’epoca, Stefano, Domenico e Claudia. Da sempre il suo obiettivo, essenziale, e forse per questo incredibilmente complicato, è quello di accompagnare i ragazzi di quattordici anni nel loro cammino post-Cresima. Si tratta, come capirete, di una età critica, molto delicata anche sul versante dell’abbandono scolastico, dell’abuso di alcolici e sostanze, dell’insofferenza generalizzata verso genitori e autorità. Insomma, una soglia decisiva dello sviluppo giovanile, unita al tema nient’affatto secondario della scelta di un percorso di vita, e infine, sullo sfondo, al tema generale della coscienza individuale, che si affaccia nei ragazzi e si pone delle domande. Ma allora chi glielo fa fare, agli organizzatori del gruppo? È un’ottima domanda, e l’abbiamo rivolta direttamente a loro.

Abbiamo parlato con una piccola rappresentanza del Gruppo Giovani, quattro di loro differenti per età, eppure convintamente coinvolti, qualcuno nei suoi vent’anni, qualcuno arriva direttamente dal 1989: sono Emanuela, Franco, Benedetta ed Ernesto. La prima risposta che viene fuori sembra una di quelle comode, date giusto per vincere facile: loro lo fanno perché ci credono. Ma in cosa credono? Certo, trattandosi di un gruppo sorto in braccio alla parrocchia, loro credono nel Vangelo. E allora vanno oltre, e ci dicono di credere nelle persone che riescono a stare insieme, e a legare altre piccole e grandi realtà del territorio per fare rete, la rete degli uomini, e delle donne, verrebbe da dire, “di buona volontà”. La volontà di farsi un piccolo mattone, ma non un mattone nel muro, dove il mattone è uguale a tutti gli altri e non si distingue più, ma un mattone colorato e differente, che tiene insieme l’edificio comune della collettività. Non è un caso se il logo di Vignole Giovane sia appunto il campanile fatto da tanti omini colorati. Il Gruppo conta al momento circa 40 ragazzi e ragazze, dai quattordici anni fino agli “anta”. Una sera alla settimana ognuno di loro esce di casa e si ritrova nei locali a disposizione assieme agli altri. Si legge il Vangelo, lo si commenta, si cerca di leggerlo anche come una filigrana sottesa ai fatti del mondo. E poi si parla, ci si fa delle domande, e si ascoltano le risposte che ciascuno elabora sulla scorta della propria esperienza di vita. Si impara ascoltando e si cresce insieme.

Vi pare poco? Un app così ancora non c’è. Molto spesso anche don Eusebiu partecipa agli incontri, tenendo conto che porta avanti anche l’impegno con la parrocchia di Casini: il percorso portato avanti dal Gruppo è sempre condiviso con lui, che si tiene sempre aggiornato. Col passare degli anni ogni ragazzo viene invitato a interpretare più parti, come in una commedia dell’Arte, quando l’attore cambiava ruolo al crescere dell’età. E così, crescendo i giovani di Vignole vedono crescere le loro responsabilità nei confronti degli altri, passando per esempio dal fare gli animatori dell’oratorio estivo, per poi diventare uno degli organizzatori effettivi della stessa attività. Vignole come laboratorio della vita nel mondo, dunque; ma Vignole non è il mondo. Allora si parte, per campeggi e camminate nei boschi, fino alle montagne. Quest’anno sono tornati sulle Dolomiti, come nel 1995: alcune facce sono cambiate e non sono più loro, altre invece sono davvero cambiate tanto, eppure sono sempre loro. Qualcuno cambia in visita al campo di Auschwitz, qualcun altro in Sicilia, sulle impronte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Todo cambia. Così va il mondo.

 

 

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