di Serena Michelozzi
dicembre 2024
Francesco e Matteo Cappiello, trent’anni il primo e venti anni il secondo, sono uniti non solo dal legame di fratellanza ma anche da un grande interesse per la cucina.
«La mia passione per la cucina è nata grazie ai miei genitori: da piccolo mi svegliavo la domenica con odore di soffritto nella stanza ed avevamo sempre qualcuno a pranzo tra amici e parenti. Si cucinava tradizionale e i miei erano molto bravi. La cucina rappresenta dunque per me un momento di unione, occasione per stare insieme e raccontarsi storie, notizie e progetti. Mi piace cucinare qualsiasi pietanza, anche se tendenzialmente tendo a preferire verdure carne e pesce» ci racconta Francesco, che ha studiato all’istituto alberghiero F.Martini di Montecatini Terme. All’età di 18 anni è entrato in ALMA, l’accademia di cucina italiana, dove ha seguito un corso di cucina superiore imparando nuove tecniche ed ampliando il proprio bagaglio di esperienza, che ha poi potuto mettere appunto in importanti ristoranti stellati italiani, tra cui “Osteria francescana” e “Osteria Gucci” da Massimo Bottura, nonché “Arnolfo” di Gaetano Trovato. Tecnica, dedizione e costanza hanno sempre caratterizzato Francesco nel suo lavoro, a cui ha deciso di dedicare tutta la sua energia e il suo tempo, così da raggiungere importanti obiettivi e traguardi. Un’ulteriore ambizione del nostro cuoco sarebbe quella di riuscir a far conoscere le bontà del nostro territorio nel mondo.
La passione di Francesco per il mondo della ristorazione ha incuriosito anche Matteo, che ha deciso si seguire le orme del fratello diventando anche lui un cuoco professionista. Matteo è partito dalla scuola alberghiera, per poi iniziare a fare la sua gavetta: «Essendo piuttosto giovane devo fare ancora molte esperienze, ma appena finiti gli studi mi sono spostato tra diversi ristoranti fuori casa e anche all’estero. Tra quelli più importanti sicuramente posso menzionare “Ristorante Verso” dove lavoro attualmente insieme ai due fratelli Chef Capitaneo, i quali mi hanno trasmesso una particolare visione di cucina ove si esaltano affumicature con ingredienti delicati e altri di spicco, creando così piatti unici. L’altra menzione va anche allo Chef Davide Oldani che mi ha accolto per due anni al “D’O” dove ho appreso tantissimo lavorando sia in panificazione che in partita dei primi» ci racconta Matteo, che ha una particolare predisposizione appunto per la partita dei primi, in quanto è il campo dove ha per adesso più esperienza e in cui si sente maggiormente a suo agio, andando a creare contrasti tra i vari ingredienti attraverso l’uso di varie salse e condimenti, con cotture e consistenze di tutti i tipi.
I fratelli Cappiello sono sempre incuriositi dalla creazione di nuovi piatti e pronti a dare vita alla loro creatività culinaria, portando avanti il sogno di aprire in futuro un ristorante insieme e fare la differenza all’interno del mondo della ristorazione, raccontando chi sono e il loro stile, attraverso una cucina che tenderà a valorizzare la loro terra e le loro origini.