di Linda Meoni
marzo 2013
La sezione quarratina dell’Avis ha eletto il nuovo consiglio direttivo che rimarrà in carica fino al 2016. Tra i tredici nuovi consiglieri, molti giovani, in linea con il rinnovamento generazionale che Avis Quarrata sta portando avanti da molti anni e che sta dando i propri frutti anche sul piano dei nuovi donatori: 105 quelli registrati nel 2012, la maggior parte di età compresa tra 18 e 24 anni. Ecco i tredici nuovi consiglieri eletti all’unanimità lunedì sera: Francesco Agati, Valentina Altobelli, Giuseppe Barbarani, Emanuele Burchietti, Franco Burchietti, Irene Cecchi, Silvia Drovandi, Paolo Fabbri, Luca Giuntini, Fiorenza Leone, Laura Niccolai, Carla Pecorini, Daniela Risaliti. Cinque i consiglieri supplenti: Massimiliano Ciattini, Giuseppe Di Marzo, Piero Marini, Iacopo Sandri e Franco Vannacci.
Continuano a suonare le note sul “Pentagramma” di Stefano Lomi, il noto commerciante quarratino scomparso lo scorso novembre, grazie all’impegno e all’affetto degli amici di sempre, tra cui Carlo Giannini e Gabriele Bellini, nonché della compagna Roberta Innocenti che gli hanno dedicato una giornata all’insegna della musica. L’iniziativa, “Pentagramma, la musica continua”, è andata in scena domenica 24 marzo al Parco Verde di Olmi (via Galigana) e ha visto l’alternarsi sul palco di cinque gruppi del territorio con aperitivo – buffet e a seguire jam session in tarda serata. Oltre al circolo Arci Parco Verde, all’iniziativa ha partecipato e collaborato anche l’associazione Pozzo di Giacobbe. Le serate in musica si ripeteranno ogni due settimane e culmineranno, intorno alla fine di maggio, con una grande maratona musicale che si svolgerà per tutto il giorno in piazza Agenore Fabbri.
Anche per Alfredo Fabbri una tomba eterna, posizionata al cimitero della Ferruccia, come ce l’hanno le personalità di spicco che abbiano lasciato un segno all’interno di una comunità. A volergli riconoscere il merito artistico è stato il Comune di Quarrata che assieme alla famiglia, ha deciso di rendere omaggio al grande contributo culturale lasciato dall’artista. Tutto definito o quasi già intorno alla metà di marzo, in attesa di qualche “aggiustatina” che avrebbe consentito alla tomba disegnata dal figlio Marcello, con la scrupolosa approvazione e supervisione di mamma Mary, di essere pronta a fine marzo, in attesa della cerimonia ufficiale. «Abbiamo cominciato a preparare il disegno» spiega Marcello Fabbri «quando si è saputo che il Comune aveva dato il via libera e riconosceva il merito artistico del babbo. Ora stiamo ultimando il lavoro con il marmista e con il maestro Vanni Melani». Noto pittore italiano scomparso nel febbraio del 2010, Fabbri nasce a Grosseto ma sin dall’infanzia frequenta stabilmente Pistoia e il quarratino, Barba per la precisione, fino a trasferirsi qui definitivamente nel ‘57. Tra le sue amicizie e i suoi colleghi spiccano gli altrettanto noti Cappellini, Soffici, Rosai e Loffredo. Profondo il legame con la “sua” Quarrata, per la quale, nel 1992, esegue il fregio posizionato nella sala consiliare in cui racconta i mestieri della tradizione artigiana pistoiese.