di Massimo Cappelli
marzo 2013
Questa frazione a differenza delle altre citate nei numeri scorsi, è molto giovane, o per meglio dire, è recente il toponimo Silvione che deriva da Silvio Giuntini, bisnonno di Giordano Giuntini e trisavolo di Andrea titolare del River Pub. Documenti storici ci rivelano che nel 1901 Silvio aprì un’attività di fornaio e una bottega di alimentari in questa località, denominata allora Ponte alla Zoppa. In seguito, con il figlio Dario e successivamente con i nipoti Filiberto e Amedeo (quest’ultimo nonno di Nicola del panificio Giuntini), l’attività venne ampliata e diventò anche macelleria, trattoria, bar e tabacchi. Nel 1970 Giordano costruì il nuovo ristorante che portò avanti con successo fino al 1995, anno in cui andò in pensione. Dal ’97 suo figlio Andrea ha trasformato il ristorante in pub, il River Pub.
La cosa curiosa, è che già allora Silvione era un vero e proprio centro commerciale, se pensiamo che oltre alle attività dei Giuntini, si aggiungeva anche la bottega di frutta e verdura di Tripoli (al secolo Tullio Nunziati) e la bottega di fabbro di Torello, trasformata poi in ferramenta dal figlio Archimede (babbo di Marco Giuntini, titolare dell’attuale ferramenta in via Galilei): c’era proprio da fare invidia ai Gigli! Sia Dario che Tripoli facevano anche servizio a domicilio di pane, frutta e verdura, in un primo momento con cavallo e carretto, servendo le case padronali e le molte coloniche dei contadini sulle colline del Montalbano. Successivamente si motorizzarono e la gita diventò una passeggiata, al punto che restava loro il tempo di fare anche il mercato domenicale vendendo persino la carne, trasportata con una rudimentale ghiacciaia fatta di legno e zinco.
A Giordano, i nonni hanno sempre raccontato che negli anni venti, fra i clienti più assidui del ristorante, avevano la Guardia di Finanza di passaggio da Quarrata per andare a San Baronto e Lamporecchio. Come spiegavo all’inizio, questa frazione ed il suo toponimo sono molto recenti, infatti in riferimento a questa località non si trovano trattati o bolle vescovili, né pievi o chiese romaniche; tuttavia Silvione non è meno importante di altre zone del nostro territorio, basti pensare al fatto che è stata fondata sul lavoro e sulla operosità della sua gente.