di David Colzi
dicembre 2013
La generosità dell’associazione Pozzo di Giacobbe è arrivata fino in Sicilia, rafforzando il legame con Pino Maniàci, direttore della televisione Telejato, che i ragazzi dell’associazione hanno conosciuto nel 2012 durante un incontro al Parco Verde, nella loro festa annuale.
Per chi non lo sapesse, Maniàci è un giornalista che grazie alla sua piccola emittente situata a Partinìco, in provincia di Palermo, porta avanti un’informazione orientata su notizie relative alla criminalità organizzata e altri temi correlati, quali speculazione del territorio, degrado del clima politico e via di seguito. Un lavoro duro e talvolta pericoloso, che nella vita di Pino e dei suoi collaboratori, ha significato anche intimidazioni e attentati. I ragazzi del Pozzo hanno quindi deciso di aiutare questa piccola e coraggiosa redazione, donandogli un pulmino per gli spostamenti dei giornalisti. Il mezzo, un Fiat “Scudo”, apparteneva già al Pozzo di Giacobbe da qualche anno, perciò prima di portarlo in Sicilia, ha necessitato di un po’ di manutenzione. A dare una mano per le spese, sono intervenuti il Comune di Quarrata e la Croce Rossa della Piana Pistoiese. Si legge nel comunicato dell’associazione: Quel pulmino diventerà così il simbolo di un’Italia che si muove, il simbolo dell’Italia che ci piace. Quella che vede, sente, parla. L’idea di questo dono, ci fanno sapere i ragazzi del Pozzo, è nata dopo un primo soggiorno a Partinìco nel 2012, quando membri dell’associazione quarratina presero parte ai lavori per la realizzazione della nuova sede di Telejato; lì capirono che il pulmino era una necessità per gli amici siciliani.
Così, durante la festa di quest’anno al Parco Verde, hanno nuovamente invitato Pino Maniàci e gli hanno comunicato a sorpresa, questo regalo. Il 25 settembre Rosanna, Rossano, Arianna, Federica, Annarita, Sara, Daniele, Assunta, Valentina, Daniela, Ilaria e Martina, appartenenti al Pozzo di Giacobbe, Cooperativa Gemma e Fondazione Un Raggio di Luce Onlus, hanno guidato il pulmino verso la sua nuova casa, per poi far ritorno in aereo. Questo scambio di esperienze fra Quarrata e la Sicilia, ci dicono dal Pozzo, continuerà nel futuro e altri ragazzi delle nostre zone andranno a fare esperienza in una terra difficile che però non è poi così lontana da noi.