di Linda Meoni
marzo 2014
E’ cominciata non esattamente come ci si aspettava, è proseguita poi con intoppi a più riprese e non passa giorno in cui qualche cittadino non “alzi la mano” per comunicare un disservizio. Che il cambiamento imposto dall’entrata in vigore della raccolta differenziata fosse quasi epocale, lo si era intuito e anche che qualche piccolo disagio ci potesse essere, era forse immaginabile già dal novembre scorso, quando è ufficialmente partito il porta a porta; ma che l’entrata a regime tardasse così ad arrivare forse in pochi se lo sarebbero aspettato. Anche perché già dalla fine dell’anno è cominciata gradualmente su tutto il territorio la rimozione dei cassonetti, il che ha comportato una sorta di “ultimatum” per i quarratini ma non, evidentemente, per chi si occupa del servizio di raccolta. Colpevole sarebbe, per ammissione dello stesso presidente del Cis, azienda che gestisce il servizio, un’inadempienza della cooperativa incaricata dei ritiri in particolare del multimateriale.
Già diverso tempo fa Edoardo Franceschi, presidente Cis, interrogato sui motivi dei disagi riscontrati rispondeva infatti che «i maggiori disagi segnalati provengono proprio da rifiuti di questo tipo. Abbiamo fatto presente il nostro personale impegno anche al sindaco di Quarrata a spiegare alla cooperativa che così non è possibile andare avanti». Il problema sarebbe nato dal cambio di gestione del servizio, passato dal 10 febbraio a una nuova cooperativa con sede a Castelfiorentino. Forse anche una sottostima da parte del Cis della vastità del territorio quarratino nell’organizzazione del porta a porta? «No» risponde ancora Franceschi «e la prova sta nel fatto che la parte gestita direttamente da noi, quella organico e residuo, è stata sempre svolta correttamente, salvo qualche difficoltà iniziale. Naturalmente siamo d’accordo che anche lasciare un solo sacchetto in strada non significa offrire un buon servizio, ma almeno all’inizio l’errore può essere contemplato». Forse anche a causa dei mancati ritiri, proseguono gli abbandoni indiscriminati dei rifiuti ai piedi degli ultimi cassonetti rimasti, con sacchetti che stazionano anche per giorni nelle aree intorno. Intanto il Comune ha predisposto un servizio per la consegna dei sacchetti necessari per il corretto funzionamento della raccolta differenziata.
Per chi avesse esaurito la prima scorta di sacchetti assegnati, è possibile ritirarne ancora all’ufficio ambiente di via Trieste 1, piano terra, il lunedì e il mercoledì dalle 9 alle 12.30 e il giovedì dalle 15 alle 17.30, presentandosi muniti di fattura del servizio rifiuti, per poter risalire all’utenza. Sacchi disponibili anche al servizio Acchiapparifiuti in piazza Risorgimento, ogni secondo e quarto sabato del mese, oppure alla piattaforma Maciste di via Tobagi a Montale tutti i sabati dalle 10 alle 12.30.