Le allergie primaverili

Le allergie primaverili

di Luigi Vangucci

marzo 2014

La primavera è arrivata, e porta con sé la gioia di rivivere, la speranza di cose migliori ma vede esplodere per molti l’allergia. Fra le malattie allergiche: rinite, congiuntivite, asma bronchiale  e dermatiti. Quanti fanciulli, e non solo, li sentiamo con respiro sibilante o starnutire a lungo e con gli occhi rossi?

PATOGENESI
Ma perché accade? La scoperta delle IgE (immunoglobuline del sangue), hanno consentito di delimitare il campo delle allergie. Il principale fenomeno mediato dalle IgE è la degranulazione mastocitaria (cellule del sangue) con conseguente liberazione di ISTAMINA e quindi vasodilatazione, eritema, edema, broncospasmo, prurito ecc. Le allergopatie respiratorie sono causate da allergeni inalatori, sostanze proteiche e glico-proteiche che rimangono in sospensione nell’aria ambiente e quindi possono facilmente venire a contatto con le mucose congiuntivali nasali e bronchiali. Gli allergeni inalatori vengono suddivisi in stagionali e perenni in base alla concentrazione ambientale durante il corso dell’anno. Gli allergeni dell’acaro della polvere, le muffe e gli epiteli animali sono perenni, mentre i pollini delle piante sono stagionali. Acari: sono microscopici animaletti che si nutrono di derivati epidermici umani. Il loro habitat preferito è l’ambiente umido e caldo e quindi abbondano in tappeti, moquette, tendaggi, materassi e cuscini. Muffe: sono miceti che prosperano in ambienti umidi e freschi. Epiteli animali: sono proteine derivati dalla desquamazione cutanea o dalla saliva degli animali domestici (cane, gatto). Pollini: graminacee, (gramigna, paleo, erba mazzolina, loglio) che fioriscono in primavera e tardo autunno; la parietaria, e altre piante come assenzio, margherita, olivo, betulla, nocciolo ecc. Da ricordare anche che esiste una Reattività crociata, per cui un individuo allergico a certi pollini è allergico anche a certi vegetali ingeriti.

RICERCHE PER LA DIAGNOSI
Dosaggio dell’IgE (Prist Test per IgE totali e Rast Test per IgE specifiche), test cutanei, test di provocazione specifico nasale e congiuntivale, prova di funzionalità respiratoria, test di broncodilatazione e test di provocazione in vivo.

TERAPIA
Prevenire il contatto allergenico con la bonifica ambientale (polveri e schiume acaricide), allontanare il più possibile la polvere, e se allergia è dovuta agli animali, allontanare gli animali stessi.

CURARE I SINTOMI
Poiché l’istamina è la principale responsabile dei sintomi, si usano gli antistaminici, ma se non sono sufficienti, si ricorre ai cortisonici, specialmente per l’asma bronchiale, che rappresenta i tre quarti delle bronchiti asmatiformi.
Le immuno terapie specifiche, sono terapie lunghe e costose, con risultati spesso insoddisfacenti. Oggi si possono somministrare per via nasale e per bocca, per meglio tollerale e sono più sicure di quelle sottocutanee. Ovviamente per tutte le problematiche di questo tipo esistono, in ogni regione, centri allergologici di riferimento. Nonostante tutte queste minacce, godiamoci la primavera e tutto ciò che di meraviglioso questa stagione porta con sé.

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