Dina Melani – il piacere della lettura

Dina Melani – il piacere della lettura

di Carlo Rossetti

giugno 2014

Si dice che un libro cambi la vita. Non sappiamo se sia scientificamente provato, ma è indubbio che la renda più sopportabile e che ne accresca il piacere. E’ l’esperienza che sta facendo la signora Dina Melani, novantatreenne, che ha scoperto la gioia di leggere dopo la morte del marito avvenuta 7 anni orsono. Fino a quell’età, la famiglia, il lavoro, le preoccupazioni quotidiane, non le avevano dato modo di darsi alla lettura. Anche se ci avesse pensato non avrebbe avuto il tempo per farlo. Ora invece l’interesse e la passione per i libri costituiscono un’aggiunta e un valore che danno nuovi significati alla sua vita. La lettura l’aiuta insomma a percorrere i delicati anni della vecchiaia con meno affanno e con più leggerezza, perché è indiscusso l’enorme potere terapeutico del libro. Seduta sulla poltrona, con una sedia piena di libri accanto, la signora Dina legge da mattina a sera senza stancarsi. Così ha scoperto un mondo nuovo che mai avrebbe supposto, che le dà la possibilità di viaggiare con l’immaginazione, dando volto ai personaggi e consistenza ai luoghi che il libro racconta, in una rilettura personale del pensiero dell’autore.

Ha iniziato leggendo la vita dei Santi in edizioni ridotte e semplificate, passando poi ai “Promessi Sposi”, a “Cuore” di De Amicis e a tanti altri autori. Dopo i classici, è passata ad autori moderni come ad esempio Carlo Cassola di cui è una accanita ammiratrice. Basti pensare che ha letto i suoi romanzi 5 o 6 volte, perché nelle sue storie, nell’ambiente che fa da sfondo ritrova tracce di sé, momenti che le appartengono e che evocano il suo passato. La figlia Angela pensa a rifornirla di libri, rivolgendosi alla biblioteca comunale, dove Elena, Maura e Angela, le addette, si danno un gran daffare per trovare quei testi che, per il tema, la facilità di lettura e soprattutto per il carattere tipografico, possono essere adatti e idonei alla signora Dina. La figlia, la quale ci dice di avere l’impressione di fare la spesa ogni volta che si reca in biblioteca, vuole per nostro mezzo ringraziare di cuore le bibliotecarie per il loro particolare interessamento.

La signora Dina è davvero un esempio da ammirare e possibilmente da seguire, perché mediante la lettura cura inconsapevolmente la propria anima e occupa intelligentemente il tempo. Pur ferma nella sua poltrona, ha la possibilità di proiettarsi al di fuori dell’angusto spazio, per liberare l’immaginazione che non ha confini se è alimentata dalla lettura. Crediamo proprio che i libri le abbiano cambiato la vita, o almeno illuminata.

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