di Linda Meoni
dicembre 2014
Qui, usando una buona dose di fantasia, trovi la via Lattea che sa di formaggio, ascolti storie di pane con le mani in pasta, partecipi agli spettacoli del teatro dell’alveare e, se sei curioso, puoi entrare con tutte e due le scarpe dentro al magico mondo di ortolandia. Comincia così l’avventura dei bambini all’Oasi agrituristica di Baugiano, uno spazio incontaminato custodito dentro l’area protetta del Montalbano e immerso in una campagna coltivata a olivi, boschi e orti biologici, che è allo stesso tempo fattoria didattica e sociale, un’azienda sostenibile che utilizza risorse energetiche proprie ed effettua rigorosamente la raccolta differenziata dei rifiuti praticamente da sempre. Tredici ettari di terreno boschivo a un’altitudine di 300-400 metri, un agriturismo vecchio più di cinquecento anni, un rifugio ristoro risalente al 1800 e un’area pic-nic attrezzata per circa 60 posti con teatro in legno. Ma non è tutto: qui ci sono anche cinque aree tematiche, agrizoo, il bosco dei folletti, preistorica, ortolandia e il giardino dei profumi, luoghi che solo a nominarli evocano avventure magiche. Non poteva mancare l’area ristorazione con prodotti locali e aziendali biologici, che mette a punto menu studiati appositamente per i piccoli ospiti; tre i mercati settimanali di Campagna amica a cui l’Oasi partecipa settimanalmente in tutta la provincia di Pistoia. Affinché l’esperienza dei bambini qui sia indimenticabile, ci pensano anche le camerette, ognuna dedicata a personaggi che hanno fatto la storia, ciascuno a modo loro, come Leonardo, Puccini, Pontormo e Pinocchio.
A lavorare e a credere fortemente in Baugiano sono la titolare Stefania, suo padre Andrea, in pensione ma di grande aiuto, la figlia Miriam, il mungitore e addetto ai mercati, Andrea, Rosa in cucina e altre sei persone inserite in azienda a scopi socio-terapeutici, grazie alla collaborazione con Ausl e cooperative locali. Sono invece ottomila i bambini che ogni anno fanno visita a Baugiano per scoprire un ventaglio di ben venti didattiche diverse, tutte improntate alla scoperta della natura e del suo affascinante universo. E tra le più curiose c’è certamente l’area a tema archeologico-didattico che riproduce verosimilmente una fattoria del periodo Neolitico, le cui lezioni sono effettuate da archeologi della cooperativa Ichnos di Montelupo Fiorentino. L’Oasi di Baugiano, neanche a dirlo, ha ricevuto diversi riconoscimenti e premi per le sue attività (che la rendono un modello di multifunzionalità esemplare per l’Italia e per l’Europa), come il premio nazionale Oscar Green Coldiretti per la sezione sviluppo locale nel 2009, o come il più recente premio Terre fiorenti di quest’anno, per la sostenibilità in agricoltura. Non mancano orizzonti assai più lontani, come quello raggiunto nel 2013, quando l’Oasi è stata scelta tra quattro casi in Europa per promuovere la riforma della Pac (Politica agricola comune), che andranno dritti ad una mostra a Bruxelles come esempi sostenibili. A questi si aggiungono il premio Copa-Cogeca nel 2011 per l’innovazione al femminile in agricoltura e il premio nazionale De@terra nel 2012.