di Massimo Cappelli
dicembre 2014
Michelangelo diceva che l’opera d’arte, il suo capolavoro, era già dentro al marmo di Carrara, lui aveva solo il compito di tirarlo fuori. Niente di più vero! Questo succede spesso anche nella creatività testuale: nella poesia, nella musica, nella pubblicità. Per esempio, una nuova canzone con una perfetta sonorità e un testo appropriato, incontra da subito il parere del pubblico e della critica, anzi, la prima volta che la si ascolta sembra già di conoscerla, perché… era “già pronta”, era lì, era nell’aria, nel nostro immaginario e nell’inconscio collettivo. L’autore non ha fatto altro che… “prenderla”.
Questa credo sia l’introduzione più appropriata per presentarvi Stefano Innocenti, mobiliere di professione, che da circa venticinque anni ha scoperto una passione alquanto singolare dettata da una vera e propria vena artistica. Nel periodo delle vacanze estive, invece di annoiarsi al sole (dice lui) girava per le spiagge di Grecia, Puglia, Elba e Sicilia a cercare pietre. Sassi di varie misure, con forme particolari modellate dall’acqua e dagli eventi naturali, da assemblare fra loro senza intervenire minimamente sulla sagoma, per ottenere figure dalle fattezze più disparate: vecchi, massaie, elefanti, cani, papere, cavalli, asini, pesci, sirene, foche e trichechi, navi, o quant’altro. Vere e proprie sculture create da madre natura, che Stefano riconosceva a colpo d’occhio e univa fra loro creando vere e proprie opere d’arte. Un artista, si sa, deve essere soprattutto paziente e deve perseguire una tecnica a volte anche molto personale.
Questo tipo di arte visiva (credo di poter affermare) inventata da lui, non si basa sulla scultura, sul disegno o sui colori, bensì sulla ricerca paziente dei soggetti. L’artista in questo caso, crea, soprattutto cercando le pietre giuste; l’assemblaggio è solo la parte finale del lavoro. Dopo qualche anno Stefano ha avuto l’esigenza di dare anche azione e movimento alle sue opere, per cui, la ricerca è stata più approfondita. Con l’aiuto di “accessori”, prevalentemente in corda o legno, ha creato il pescatore, il giocatore di golf, il cane che riporta il bastone, il calciatore, il suonatore di piano, la pecora che rumina e così via. Ma i grandi successi di Stefano Innocenti sono dovuti alle Natività e a tutti gli altri personaggi che compongono il presepe, opere, che lui ha esposto nei periodi di Natale in diversi luoghi fra cui la Banca di Credito Cooperativo di Vignole e, con sua immensa soddisfazione, il Duomo di Pistoia.
Oggi, la sua collezione conta centinaia di soggetti di varie dimensioni e Stefano Innocenti diventa, giorno dopo giorno, un artista stimato e sempre di più ricercato per esporre le sue opere anche fuori regione. Per adesso, però, il lavoro non gli consente di accontentare tutte le richieste, ma dal prossimo anno, dice, quando sarà già in pensione, pensa di dedicarsi maggiormente a questa sua grande e singolare passione.
In questi giorni (siamo a metà ottobre) tutta l’Italia e soprattutto gli abitanti della Basilicata, sono orgogliosi di Matera e dei suoi Sassi, poiché questa città è stata ufficialmente designata capitale della cultura europea per il 2019. Lasciatemi affermare che anche noi di qua, dobbiamo essere orgogliosi dei “Sassi” di Quarrata, firmati Stefano Innocenti.