di Linda Meoni. Foto: Riccardo Boccardi.
marzo 2015
Per un’esperienza che finisce ce n’è un’altra che comincia. E così, per non scoraggiarsi di fronte all’ennesimo bandone di un’azienda quarratina di imbottiture per salotti che si chiude, Lara Tempestini ed Elena Bonechi, 47 e 42 anni, hanno ricominciato dalla natura. Sono “Le pettegole”, così si sono battezzate nella nuova avventura che le vede alle prese con le api. Sessanta arnie in tutto, trenta per ciascuna, sistemate in un pezzo di terra a Buriano dove si dilettano a produrre miele. E, quando avanza tempo, anche a raccogliere erbe officinali: menta, finocchio, melissa. Un modo anche per riscoprire le dolci colline del Montalbano.
Tutto in divenire per “Le pettegole” che sono in procinto a brevissimo di sbarcare sui banchi del mercato, non solo con il miele ma anche, ed è questa una delle loro particolarità, con la pappa reale, produzione questa assai difficile da reperire sul territorio nazionale. «Dopo la cassa integrazione a fine 2010» spiega Elena «ho preso tre arnie da un amico del mio babbo. C’era un pezzo di terra a Buriano e così, per dilettarmi in qualcosa di nuovo, mi dissi: “Perché no?”. Mai avevo pensato che in questi anni la cosa avrebbe preso il sopravvento. Intanto però continuavo a non trovare lavoro. Così sono passata dalle 10 arnie del 2011 alle 20 del 2012, fino alle attuali 30. Nel 2013 ho seguito un corso per capire come produrre la pappa reale, ho capito che tipo di lavoro certosino e delicato fosse. Ma ne ho subìto il fascino sin dal primo momento. E poi si è unita all’avventura anche Lara». «Io ho continuato a lavorare in ditta per un po’» aggiunge Lara «fino alla chiusura, poi mi sono aggiunta a Elena e ora anche io ho le mie trenta arnie. Quello che ho imparato semplicemente guardando lei all’opera è stato per me preziosissimo e fondamentale».
Ora per le due “pettegole” non resta che aspettare marzo, uno dei periodi più complessi per gli apicoltori durante il quale dovranno fare attenzione alla sciamatura, evitando che le famiglie di api non si disperdano: un lavoro complesso considerando che in ogni singola arnia possono vivere fino a 90mila api. Così come complessa è la produzione di pappa reale: «E’ un lavoro di estrema precisione» spiega Elena «che richiede una costante presenza sul posto. Sveglia alle sei del mattino e un lavoro raffinato per ottenere un prodotto puro».
Tratto da La Nazione.