di Giacomo Bini
marzo 2015
La pedagogia del sorriso è il carattere distintivo dell’asilo nido privato “Pinco Pallino”. Tutto sorride nei locali dell’asilo in via della Repubblica e via Cino, dalle pareti colorate agli arredi, dai mobili alle finestre, ma il sorriso più contagioso è quello delle due titolari Letizia Di Santo e Marcella Spadini, che un po’ per indole ma soprattutto per scelta programmatica, si attengono al principio generale che i bambini hanno il bisogno e il diritto di vedere intorno a loro visi lieti e non «musi lunghi» per affrontare con fiducia la difficile sfida della crescita. «Non può essere ammessa un’aria tesa in un posto come questo» dicono Letizia e Marcella «anche nella scelte delle educatrici, oltre a guardare al curriculum e alle competenze tecniche, che sicuramente sono importanti, teniamo conto del modo positivo di porsi e della voglia di mettersi in gioco».
Letizia e Marcella, entrambe pratesi, si sono conosciute sul lavoro, in un asilo di Campi Bisenzio e ad un certo punto hanno deciso di tentare insieme l’avventura di un nido privato, impresa di per sé difficile, ma con un tasso di difficoltà ancora più alto se iniziata in una città diversa dalla propria, come Quarrata, dove erano sconosciute e soprattutto in un momento, in cui, dopo le note vicende dell’asilo privato pistoiese finito sotto processo, era forte la diffidenza verso strutture non pubbliche. «Il primo anno avevamo un solo bambino di Agliana» racconta Letizia «ma abbiamo tenuto duro e a poco a poco ci siamo fatte conoscere fino ad avere perfino una lista di attesa che ci ha indotte, da quest’anno, ad aprire una seconda sede, in via Cino». Ora il Pinco Pallino ha 60 bambini iscritti e dieci dipendenti di cui otto educatrici, un cuoco e una ausiliaria. Il nido ha convinto le famiglie oltre che per la qualità dell’offerta formativa, anche per i forti investimenti negli arredi, per l’orario ampio e flessibile (dalle 7,45 alle 19,30), per il numero ridotto di giorni di chiusura (niente ponti e finora è stato aperto anche in agosto) e per le iscrizioni aperte tutto l’anno. Ma alla base di tutto c’è la grande passione delle due titolari che sono innamorate del loro lavoro. «Non ci sembra faticoso» dicono «perché ci piace».
Eppure Letizia e Marcella devono sobbarcarsi, oltre all’attività con i bimbi, anche il lavoro organizzativo e burocratico, facendo tutto da sole; imprenditrici oltre che maestre, ma anche moglie e madri. Marcella ha un bimbo di 6 anni e Letizia ci parla tenendo in braccio la sua Elena di sei mesi. «Stiamo più tra di noi» fanno notare «che con i nostri rispettivi mariti». E meno male che si intendono a meraviglia, si punzecchiano come vecchie amiche e collaborano come socie leali. Quando siamo andati ad intervistarle, nella sede del nido, era una giornata grigia e piovosa che induceva a foschi pensieri, ma usciti dal Pinco Pallino, sembrava quasi che il mondo fosse un po’ più colorato. Del resto, un vecchio motto di saggezza popolare dice che “un sorriso non costa nulla a chi lo dona e può essere preziosissimo per chi lo riceve”.