di David Colzi
settembre 2015
Marco Leporatti a Quarrata è conosciuto soprattutto perché titolare di un negozio di parrucchieri, il cui nome è tutto un programma:“Estro”. In effetti questa è già un’attività creativa, però l’arte che interessa a noi, non è legata ai capelli ma alle corde vocali. A Marco, la passione per il canto è iniziata nella prima infanzia, quando imitava le voci che uscivano dal giradischi dei suoi genitori. Come spesso accade, il seme della musica era già in famiglia, portato dal nonno Tiberio Torselli, clarinettista nella Banda di Quarrata. Ma lo strumento di Marco per avviarsi nel mondo delle sette note, fu il pianoforte, studiato qualche anno durante le scuole elementari, e poi abbandonato. Questo però divenne il pretesto per iniziare a cantare in maniera seria e metodica; da allora la costanza nell’esercitarsi non gli è mai mancata, e Marco ha alternato lo studio da autodidatta a quello con gli insegnanti.
«Ho creato da solo la mia voce,» precisa Leporatti «ma grazie all’aiuto dei maestri sono riuscito a migliorarmi. Attualmente sono seguito dalla bravissima Sonia Alicervi.» Che tipo di voce è la tua? «Sono un baritono, ma riesco a salire fin quasi al tenorile e scendere vicino al basso. Per questo tipo di modulazione, canto pezzi di artisti come Francesco Renga e Michael Bublé». Insomma il nostro parrucchiere ha da sempre le carte in regola per farsi notare dal pubblico: l’unica cosa che lo ha frenato negli anni è stata l’innata timidezza, che si sa, non va molto d’accordo con la vanità che serve ad ogni cantante, per stare davanti al microfono. Poi sono arrivati anche gli impegni legati alla sua professione. A “rompere” definitivamente il ghiaccio ci ha pensato il Karaoke, che da pochi anni è diventato, per l’appunto, una piacevole distrazione dal lavoro. Il luogo prediletto per le sue esibizioni è il ristorante Languorino di Quarrata, e come ci dice lui, i numerosi complimenti della gente gli hanno dato molta fiducia.
Ma l’occasione che lo ha davvero messo davanti ai riflettori è arrivata questa estate, ed è stata la vittoria all’ X-talent summer edition, concorso canoro organizzato nell’area commerciale Super Olmi, in via Statale Fiorentina, ideata da Alessia Meda, Enrico Bini e dagli insegnanti di canto Matteo Mungai e Giada Attanasio. In giuria, assieme a Alessia Meda, Guido Mantellassi, Katiuscia Capecchi e Giovanni Dalì, c’erano anche due musicisti: David Sciarra e Mario J Fox, che non hanno risparmiato complimenti a Leporatti e alla sua voce. Nelle serate di gara, Marco ha scalato tutti i gradini, arrivando in finale interpretando “La voce del silenzio” di Massimo Ranieri e “Spider man”, nella versione di Micheal Bublé. Il primo, ambitissimo premio vinto, comprende la registrazione di un inedito scritto da D-Music Generator di Damiano Innocenti, realizzato su misura per Marco; il tutto è attualmente in lavorazione.
Tu non hai certo 60 anni, ma neanche 20. Da trentenne, quali progetti ci sono nel tuo futuro, per dare una svolta decisiva a questa passione? «Mi sto organizzando per fare i provini di “The Voice”… D’altronde non è detto che sia meglio iniziare una carriera canora a 17/18 anni, perché la voce è ancora immatura, magari la sforzi e poi ti ritrovi a 30 anni senza una buona uscita vocale». Allora in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti! In conclusione vuoi ringraziare qualcuno? «Sì. In primis voglio ringraziare Sonia, la mia insegnate di canto, poi il mio amico Paolo di “Insieme per caso live” che mi ha sistemato le basi per cantare. Infine i clienti del salone che mi fanno sempre i complimenti» conclude sorridendo Marco Leporatti.