di Daniela Gori
dicembre 2015
Il vecchio Bowling di Quarrata si è trasformato in un “palacalcetto”. Ormai in disuso, lo storico locale con le piste regolamentari dove negli anni ’80 venivano a giocare anche da fuori Quarrata, è stato smantellato e nei 750 mq. che occupano il primo piano dell’edificio, al civico 150 di via Corrado da Montemagno si crea l’incredibile novità di giocare a calcio a cinque. «Lo scopo principale» spiega Paolo Morini, uno dei soci della nascente Asd Palacalcetto Quarrata «è di far giocare a pallone la gente di tutte le età, proprio come quando si giocava in piazza una volta». E in effetti il campo ha le dimensioni di una piazza, ma con un impiantito trattato con prodotto antitallonite e ricoperto di erba sintetica di prima qualità, colonne rivestite in gomma e similpelle, spazio con poltroncine e tavolini per fare due chiacchiere prima o dopo la partita. Poi nessun problema di parcheggio: c’è tanto posto per mettere le auto in una corte riservata sul retro. E oltre al campo da gioco, due spogliatoi attrezzati con docce, e tre bagni «uno anche per le femmine» ci tiene a far sapere Mario Morini, padre di Paolo «perché noi si spera che qui fiorisca anche una bella squadra di calcetto tutta al femminile».
Magari potrà sembrare bizzarra l’idea di andare a giocare a calcio al chiuso sopraelevati a 6 metri d’altezza (per salire c’è un ampio ascensore, due scale esterne e una scala antincendio) ma in altre città d’Italia, e soprattutto all’estero, è una soluzione abbastanza normale per non essere costretti a rinunciare a fare sport nelle fredde e piovose serate invernali. «Un nostro obiettivo è anche insegnare ai ragazzi la disciplina e il fair play» dice ancora Morini junior «per questo ci sarà anche un arbitro della Wisp che curerà questa parte con i ragazzi. L’idea è quella di dedicare qualche ora al divertimento, lontani dalle logiche dell’agonismo che a volte rendono gli amanti dell’attività fisica schiavi degli obblighi di allenamenti e partite. Inizialmente avevamo pensato a una palestra, ma poi abbiamo deciso che il calcetto aiuta di più l’aggregazione, ed era qualcosa che mancava. Del resto mio padre ha sempre voluto avvicinare le persone alle discipline sportive, tanto da essere stato in passato assessore allo sport, promotore della podistica, dello sci club e del tennis club».