1985 – La grande nevicata e la nascita della Protezione civile in un libro

1985 – La grande nevicata e la nascita della Protezione civile in un libro

di Piera Salvi

dicembre 2019

Avvolta in una spessa coltre bianca, con strade innevate e ghiacciate per un paio di settimane, temperature minime fino a venti gradi sotto zero e con massime sempre sotto lo zero. Dai tetti delle case e dai rami degli alberi pendevano i ghiaccioli come stalattiti. Questa era Agliana nella storica nevicata del gennaio 1985.

Chi ha vissuto questo straordinario evento non può dimenticarlo e chi non l’ha vissuto è giusto che sappia, che provi a immaginare. In quei giorni ad Agliana, a causa della basse temperature, si verificò la rottura del 90% degli impianti idrici nelle case e andò in tilt il sistema dei trasporti e della viabilità. Ci furono danni irreparabili per la maggior parte delle coltivazioni agricole della zona, ma anche alle piante ornamentali. Oltre ai disagi di dover affrontare una situazione a cui la popolazione non era certo abituata, non solo in una località di pianura come Agliana, ma anche tutta la Toscana e nell’Italia intera, quella nevicata del 1985 causò anche un grave danno all’economia. Ci furono problemi per la fauna selvatica, in particolare i volatili stanziali che, a causa della coltre di neve, non trovavano più cibo. L’ondata di freddo iniziò verso la fine di dicembre 1984, ma il picco massimo ad Agliana si toccò dal 4 al 9 gennaio 1985. Fu quell’eccezionale evento atmosferico, definito una nevicata storica, a far scattare nella mente e nel cuore di un ragazzo che allora aveva soltanto diciotto anni, l’idea di costituire un gruppo di volontari che potesse far fronte alle emergenze.

Da qui è nato il Servizio volontario di protezione civile di Agliana, ancora attivo. Il fondatore è quel ragazzo che ebbe l’intuizione, Massimo Misseri (foto sotto), che ha raccontato quella eccezionale gelata e la nascita del gruppo di Protezione civile di Agliana, nel libro che lui stesso ha scritto, dal titolo “1985 accadde ad Agliana”. E’ dalle pagine di questo libro che abbiamo raccolto il racconto della situazione aglianese sopra descritta. In quelle pagine, Massimo racconta inoltre: «Il sei gennaio 1985, coincideva con il compleanno di una persona a me cara. Avevo appena diciotto anni e vedevo dalla finestra della mia camera un’insolita Agliana. Mentre cercavo di festeggiare un compleanno senz’acqua e con l’impianto di riscaldamento che funzionava a singhiozzo e si ascoltavano le ultime notizie legate al maltempo, fui colpito dall’intervento di un giornalista televisivo. Diceva che era stato attivato l’esercito per la protezione civile, mentre una schiera di cittadini volontariamente, si erano prestati per spalare la neve e ripulire le strade. Quelle parole ebbero per me un effetto folgorante. Un’idea prendeva corpo: perché non creare un gruppo di persone pronte per affrontare le emergenze proprio qui ad Agliana?»

All’epoca non esisteva, neppure a livello nazionale, un’organizzazione di Protezione civile e l’idea inizialmente apparve strana, però il sogno del giovane Massimo Misseri si realizzò. Il gruppo di volontari di Protezione civile riuscì a costituirsi ad Agliana quello stesso anno (l’atto ufficiale è del 20 giugno 1985) e Massimo divenne il primo presidente, ricoprendo l’incarico fino al 1997. Da diversi anni Misseri è comandante della polizia municipale per l’Unione di sette comuni nella provincia di Piacenza, ma è rimasto sempre legato al Servizio volontario di protezione civile di Agliana, di cui è diventato il presidente onorario. Nel suo libro “1985 accade ad Agliana”, presentato nella sala consiliare del Comune di Agliana nel gennaio 2019, ha rievocato la storica nevicata del 1985 e ricostruito questa lunga esperienza dei volontari della Protezione civile di Agliana (l’attuale presidente è Domenico Sicari), associazione che nel tempo è cresciuta come numero di volontari e a livello di formazione, tanto da essere stata presente non solo nelle calamità naturali delle nostre zone, in collaborazione con l’ufficio di Protezione civile comunale (come nelle varie alluvioni), ma anche nelle emergenze nazionali, dal terremoto dell’Aquila a quelli di Norcia e Amatrice. Dagli anni Novanta fino al 2004, il Servizio volontario di protezione civile di Agliana ha organizzato anche una campagna di sensibilizzazione ecologica e di raccolta differenziata nelle scuole.

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