di Piera Salvi
novembre 2011
Pensando alle famiglie con disagio, si associa l’idea più alla ricerca di aiuto, che all’impegno verso gli altri, ma non sempre è così. Ne sono una prova Lucia Paolieri, storica presidente dell’associazione “Insieme” (eccetto brevi passaggi di staffetta a Fabrizio Truppi) e le famiglie che fanno parte di questa associazione, composta da genitori di giovani disabili che, nonostante i problemi quotidiani da affrontare, hanno sempre guardato anche alle necessità degli altri. Lucia Paolieri è una mamma che ha ricevuto aiuto, ma da sempre ha sentito anche l’esigenza di offrire aiuto agli altri ed è il motore dell’associazione “Insieme”, una fucina di idee.
Tutto cominciò negli anni Novanta, quando ad Agliana si formò spontaneamente un gruppo di volontari che aiutarono Lucia nelle necessità del figlio Leonardo, bisognoso di visite mediche e costanti riabilitazioni. Nacque così un mondo straordinario, che fin dall’inizio fu proteso ad aiutare anche altri. <<Per esempio>> racconta Lucia <<venne organizzato un mercatino per raccogliere fondi per aprire il centro di Fauglia (Pisa) diretto dall’americano Douglas Doman, che aveva messo a punto esercizi personalizzati per soggetti cerebrolesi>>. <<Da qui>> ricorda Lucia <<nacque un rapporto con varie famiglie toscane ed anche fuori dalla nostra regione, tutte collegate da situazioni di disagio e dalla pratica delle terapie del metodo Doman>>. Come si arriva a costituire una rete tra le famiglie aglianesi ed i Comuni limitrofi? <<Pensavo che, oltre ad essere legate dai problemi inerenti al mondo della disabilità, le famiglie avevano il diritto di trascorrere insieme anche momenti di svago, che le vedessero riunite con i loro figli. Chiesi ai servizi sociali del Comune di Agliana alcuni nominativi da contattare per fare insieme una vacanza a Parigi>>. Il sogno si concretizzò.
Con l’allestimento di mercatini, le famiglie riuscirono a reperire fondi per contribuire al viaggio dei ragazzi disabili e trascorsero una bellissima vacanza di gruppo, con i loro figli. Era maturata l’idea di rompere con certi schemi che portavano il disabile a fare le vacanze organizzate appositamente per loro. <<Fu sicuramente una rivoluzione, per Agliana e non solo>> ricorda Lucia <<perché era l’agosto del 2000 e non c’erano allora tanti progetti di socializzazione. Da questa esperienza maturò tra le famiglie l’idea di costituirsi in associazione>>. Così, all’inizio del 2001 si costituì l’associazione “Insieme”, finalizzata all’affermazione dei diritti dei diversamente abili, compreso il diritto allo svago. Con molti sacrifici, le famiglie si sono organizzate in proprio, per reperire i fondi finalizzati a contribuire alle spese di viaggio dei ragazzi disabili: per esempio con i mercatini e la biglietteria del trenino del “Giugno aglianese”. In questi anni l’associazione “Insieme” ha trascorso vacanze in Puglia, Umbria, Trentino, Vienna e perfino ad Auschwitz. Ed hanno pure trascorso una giornata a bordo della nave scuola della marina militare “Amerigo Vespucci”. L’associazione ha raccolto firme per l’apertura di un centro diurno per disabili, di stanza aperto a Ferruccia. Inoltre, queste famiglie si sono attivate anche in proprio per occupare i ragazzi diversamente abili, aprendo un laboratorio (prima in via Venezia, ora trasferito in via Fratelli Cervi), dove i giovani si ingegnano a realizzare oggetti insieme ai genitori, che vengono esposti e che possono essere acquistati. <<La nostra idea>> spiega Lucia <<è stata quella di riuscire a creare in proprio qualche ora al giorno di impegno per questi giovani, viste le difficoltà che incontrano nell’essere inserite nella società e nel mondo del lavoro. Un’attività che consente a questi giovani di avere anche un piccolo compenso, quindi acquisire autonomia e autostima>>.
I lavoretti vengono eseguiti in collaborazione tra genitori e figli. Spesso i genitori lavorano con i figli di altri genitori. Parallelamente a questi progetti, l’associazione ha organizzato iniziative per reperire fondi a favore di altri: per esempio per l’attivazione di un forno nella missione di don Enzo Benesperi in Brasile, o per Emergency. Insomma tanti progetti animati da un grande senso di responsabilità e dalla fiducia, cercando sempre di attivarsi autonomamente, anche se, verso questa associazione, c’è stata l’attenzione del territorio. <<Questa esperienza>> afferma Lucia <<ha portato tutte le famiglie a scoprire le diverse abilità dei soggetti più deboli, ma anche il nostro potenziale come genitori. Ci ha portato ad acquisire più fiducia in noi stessi>>. L’ultima dimostrazione di senso di responsabilità, è la disponibilità delle famiglie dell’associazione “Insieme” a fare da autisti per il trasporto dei disabili al centro diurno “Panta Rei” di Ferruccia, quando il Comune di Agliana ha dovuto sopprimere il servizio a causa dei tagli. Lucia Paolieri ha dato tanto, ma riconosce di avere anche ricevuto tanto. <<Ringrazio quanti mi hanno aiutato per 16 anni con Leonardo e mi faccio portavoce dell’associazione per ringraziare tutti quelli che ci hanno sostenuto. La mia voglia di fare forse, è scaturita da quanto è stato fatto per mio figlio>>. Sì, forse è stato proprio lui, Leonardo, la cellula che ha generato questa grande esperienza e che ha acceso per diverse famiglie la speranza di poter essere felici anche nel dramma.