Daniele Poli – musicista e insegnante

Daniele Poli – musicista e insegnante

di Marco Bagnoli. Foto: Adriano Tesi

marzo 2014

Daniele Poli è un aglianese d’adozione, uno che nel nostro paese non ci è nato, ma che per quelli che lo conoscono è diventato pressoché insostituibile. Daniele, nato a Prato nel 1965, entra nella nostra storia locale nel 1987, poco prima del diploma di chitarra, quando il Comune è in cerca di un sostituto dell’uscente maestro Martinez; la sede per i corsi cambia di continuo negli anni, senza riuscire a scoraggiare le centinaia di allievi, che ad oggi ammontano a poco più di una quindicina, ripartiti tra Daniele e Marcello Becattini, l’altro insegnante di chitarra – poiché nel frattempo Daniele ha conseguito l’abilitazione di insegnante di strumento alle scuole medie a indirizzo musicale, a Prato, dove ha una cattedra completa. Tuttavia la pagina aglianese non è che una piccola parte della sua biografia musicale e umana. Quello di Daniele è un po’ il tipo di percorso consustanziale alla natura del musicista, sempre più avvinto nel doppio ruolo di studioso – ricercatore e fattivo esecutore di fronte alla gente; tuttavia “l’aria di famiglia” non è un prerequisito strettamente necessario – e infatti in casa Poli soltanto il fratello Sergio cantava qualcosa accompagnandosi con la chitarra. Daniele inizia il suo percorso a sei corde frequentando il CAM di Prato, il mitico Club Amici della Musica; passa quindi a preparare gli esami del conservatorio da privatista alla scuola comunale Mabellini di Pistoia, coi Maestri Borghese prima, e Mazzoni poi, col quale si diploma nel 1991 al Conservatorio Cherubini di Firenze. Segue alcuni corsi col maestro Brouwer, ideatore e direttore della Guitar Symphonietta, un ensemble di 26 chitarre di varie taglie e percussioni, tra trascrizioni di Vivaldi e Piazzolla e brani appositamente composti dal maestro cubano.

Oltre all’insegnamento l’altra sua grande occupazione è la musica suonata – e quindi innanzitutto la preparazione del repertorio: i sentieri battuti da Daniele compongono un itinerario votato tanto alla differenziazione quanto all’approfondimento del più autentico ruolo musicale e antropologico della chitarra. Le esibizioni a cavallo del 1987-1991 si assestano sulla formazione del grande ensemble della Guitar Symphonietta, o della minima coppia chitarra & flauto, oltre che da solista puro; nel 1992 inizia la grande stagione della Tuscae Gentes, un gruppo formato da musicisti provenienti dalle più svariate esperienze musicali, accomunati dall’interesse per la musica antica, medioevale e rinascimentale, eseguita su strumenti originali spesso costruiti da loro stessi, e per la musica popolare toscana.

L’ensemble si esibisce in festival e rassegne, in Italia e all’estero, all’insegna di un unanime entusiasmo di pubblico e critica, scandendo il tempo della ricerca e della condivisione in una serie di bellissime incisioni, tra le quali “Quando il merlo canta – canti e suoni delle migrazioni stagionali in Toscana tra Appennino, Corsica e Maremma” e “Storie di donne nei canti della tradizione popolare toscana”. L’estremo antico si tiene per mano con l’antico moderno quando Daniele incontra il novantenne Faliero Catani, scrigno vivente dei canti e dei suoni della Val di Bisenzio, poeta vero, libro di racconti. Per sette-otto anni Daniele si è anche occupato del laboratorio musicale nel carcere della Dogaia a Prato, un’esperienza bella della sua vita, come i suoi contatti con la musica yiddish, le ricerche sul mondo sonoro degli Etruschi e la sua attività di one-man-band per grandi e piccini. È sposato con Franca, restauratrice e papà di due bimbi provenienti dall’India, Adesh e Noorjahar, di otto e nove anni, anche loro variamente toccati dalla musica. Ma c’è ancora molto da scoprire su Daniele – ce lo faremo raccontare nei suoi prossimi trent’anni di aglianese adottivo!

 

www.tuscaegentes.it

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