di David Colzi
marzo 2014
Alla bottega di “Gigi del Mulo” non ci si arriva per caso; bisogna partire con l’intenzione di raggiungerla. Situata nella località “Il Mulo”, una zona che è cambiata davvero poco negli ultimi decenni, questa bottega di alimentari con annessa rivendita di cartucce per la caccia, prende il nome dal suo storico proprietario, Luigi Melani, meglio conosciuto come Gigi e si trova in un piccolo complesso di case a ridosso del fiume Brana a due passi dal Pontalto, l’antico ponte a schiena d’asino che rappresenta una delle costruzioni più antiche di Agliana. Per fare la storia di questa bottega, abbiamo parlato con Monica Ginetti, l’attuale proprietaria, che ricorda Gigi chiamandolo affettuosamente zio anche se lei è figlia del nipote di Luigi.
La storia di questa attività si perde nelle nebbie del tempo, ma probabilmente si va oltre i cento anni, iniziata per mano di Piero e Giulia, nonni di Luigi, nella casa attigua a quella odierna (nella foto in alto è a sinistra, di colore giallo): si vendevano generi come pasta sfusa, fagioli, sale e zucchero. Poco dopo il 1920, venne costruita la casa che ancora oggi ospita la rivendita. L’attività passò poi nelle mani di Assunta, mamma di Gigi, rimasta vedova anzitempo del marito Dante, portato via dalla febbre spagnola a poco più di vent’anni. A dargli una mano c’era il nostro “Gigione” e dopo il 1970, alla morte della mamma, rimase lui al timone dell’attività, aiutato dalla sorella Ines. Così la bottega divenne un ritrovo per la gente del paese che passava di lì per gustare i famosi prosciutti affettati a mano, rigorosamente speziati e stagionati da Luigi, la cui miscela segreta è stata tramandata a Monica e tutt’oggi i clienti vengono anche da fuori Comune per comprarla e preparare gli insaccatti alla toscana. In molti si fermavano per fare colazione, merenda, oppure nel dopo cena al “canto del fuoco”, quasi fosse una sorta di Pub moderno.
Ma per gli appassionati di sport, “Gigi del Mulo” ha significato anche tiro al piattello, da lui creato e inizialmente collocato sulla Brana, mentre dopo gli anni ’60 fu trasferito nel terreno vicino alla bottega. Luigi infatti era assiduo praticante di questo sport e a cavallo tra gli anni ’50 e ’70, partecipò a molte gare a livello nazionale vincendo tante medaglie. Sempre legato al fucile, un’altra passione di Gigi è stata la caccia e naturalmente il suo negozio è rimasto un ritrovo di appassionati; non stupisce quindi che nella sua bottega si siano sempre vendute cartucce. Le persone con i capelli grigi ricorderanno anche che in quella zona c’è stato fino alla fine degli anni ’80 uno specchio d’acqua, chiamato “Lago della Gora”, punto di riferimento per i cacciatori di selvaggina da penna; oggi il lago è coperto e vi si coltivano piante.
Luigi Melani morì nel 1992, all’età di 75 anni, ma per fortuna l’attività è stata rilevata dalla nipote Monica e quindi siamo felici di annoverare “Gigi del Mulo” fra le botteghe storiche del nostro comune tutt’ora in attività.
Per le notizie storiche si ringrazia anche Bruno Borsacchi.