di David Colzi
dicembre 2018
Entrare nello stabile dell’Associazione Sportiva Dilettantistica “De Arte Gymnastica” di Agliana, significa fare un tour completo all’interno del mondo dell’Educazione fisica e della Ginnastica classica, fra passato e presente. Alberto Forti, Vicepresidente, ha costituito questa ASD nel 2006, grazie all’importante supporto di Stefano Santini e degli altri membri del Consiglio Direttivo, con la missione di diffondere questa cultura in tutte le sue forme, da quella pratica a quella teorica. Ogni parola pronunciata da Alberto in merito, trasuda competenza e amore per la materia… il tutto condito con una vena polemica nei confronti di un mondo universitario estremamente medicalizzato che sembra aver dimenticato l’importanza di certe conoscenze “pratiche”, soprattutto nel compito di formare futuri insegnanti di Scienze motorie e sportive. A proposito di competenze, Alberto Forti ha una laurea magistrale in Scienze e tecniche dello sport e delle attività preventive e adattate, e ha avuto l’opportunità di studiare con l’ortopedico Marco Pecchioli, fondatore e direttore dell’Istituto Duchenne, scuola nazionale di Educazione fisica, di cui oggi Forti è un collaboratore riconosciuto nell’area pistoiese, oltre ad essere assistente all’insegnamento all’interno dell’istituto a titolo gratuito.
Ma al netto di tutto l’entusiasmo, perché una persona dovrebbe fare Ginnastica classica? Secondo Forti perché rappresenta per l’uomo contemporaneo l’igiene dell’apparato locomotore e come tale dovrebbe essere praticata per tutta la vita. Il valore aggiunto di questa disciplina sono gli attrezzi, notoriamente in legno, ideati dai grandi ginnasiarchi del passato per riprodurre in ambiente artificiale ciò che è già presente in natura, consentendo così alle persone di esercitarsi senza correre rischi ed in modo ripetitivo, ottenendo quello di cui l’organismo ha bisogno per conseguire e mantenere la buona salute ad ogni età, dal bambino, all’adulto, fino all’anziano. Questo tipo di disciplina aiuta anche chi soffre di patologie quali scoliosi, oppure chi, dopo un percorso riabilitativo, vuol continuare a fare del movimento. Da qui, il contatto con il personale medico è fondamentale.
Il connubio fra “pratica e grammatica” seguendo il solco della storia, salta subito all’occhio appena entriamo nella sede di via Fermi, perché oltre ai tanti attestati incorniciati che ci informano di tutte le innumerevoli competenze di Alberto Forti, ci troviamo davanti ad una piccola teca di vetro, dentro la quale sono contenuti libri storici di ginnasiarchi, forse più adatti alla sala a tema di un museo, che ad un luogo di attività motoria. Come se non bastasse, alle pareti si trovano i ritratti dei fondatori della Ginnastica classica e dell’Educazione fisica, che immagineremmo in un aula scolastica e non all’interno di un’associazione sportiva.
I libri però Alberto non li legge soltanto, ma li scrive: per la precisione ne ha pubblicati 5 e si possono trovare su Amazon. L’argomento? Provate a immaginarlo.
Un rimando alla storia lo troviamo persino nella prima sala a pian terreno, dove fra i vari attrezzi in legno come anelli e pertiche, spuntano delle “Parallele” la cui struttura elegante lascia intuire che non siano dei giorni nostri; e infatti, ci fa sapere Alberto, sono databili fra la fine del 1800 e i primi del ‘900, e provengono da un college inglese, da dove arriva anche un “Cavallo a maniglie”, con tanto di protuberanza a mo’ di muso, come non se ne vedono più. Le sorprese continuano non appena alziamo gli occhi al soffitto, da cui penzola uno strano attrezzo a corde di forgiatura moderna che ricorda vagamente qualcosa di circense: «In origine veniva chiamato “Bascul brachiale”» ci informa Alberto. «Si tratta di una bilancia brachiale ed è una sorta di altalena da soffitto a due trapezi comunicanti. Io l’ho vista nel libro di un famoso ginnasiarca e l’ho fatta ricostruire. Qui è molto apprezzata!» L’inesauribile curiosità di Alberto, unita alla passione dello studioso, lo ha portato anche a modificare alcuni attrezzi esistenti, tipo un’asse di equilibrio ideata dallo storico ginnasiarca Emilio Baumann, che, appositamente perfezionata, è diventata “L’asse di equilibrio Forti”, peraltro già comprata da alcune palestre. Sempre di Baumann sono stati aggiornati alcuni appoggi che ora sono diventati “Gli appoggi Baumann Forti” e come tali vengono chiamati da chi li vuole acquistare. In generale ogni attrezzo contenuto nell’ASD “De Arte Gymnastica” viene trattato da Alberto con il massimo rispetto, rendendogli giustizia; così, ad esempio, la “Scala dritta” è tornata ad essere lunga come usava un tempo, passando da 3 a 6 metri.
L’impegno di Alberto Forti non tralascia neanche il mondo della scuola, essendo insegnante di Scienze motorie e sportive presso l’Istituto Capitini di Agliana; e qui cerca di re-introdurre la cultura della Ginnastica classica con i suoi attrezzi, dato che si è persa nel tempo.
Da insegnante, come trova i ragazzi di oggi? «Per me sono stupendi» dice il professor Forti. «Io non me la sento di criticarli più che tanto, perché se sono come sono, è per colpa di noi genitori. Per questo ruolo degli insegnanti è fondamentale, e se sappiamo affascinarli, loro ci seguiranno con fiducia, diventando cittadini migliori».