di Piera Salvi
dicembre 2018
Il 5 dicembre 2006 don Sinibaldo Sottili passava all’altra vita lasciando un grande vuoto, ma anche un ricordo indelebile, nella parrocchia di San Michele, che aveva guidato per oltre cinquant’anni. Era un aglianese doc, nato nella parrocchia di San Piero il 13 novembre 1922. Fu ordinato sacerdote giovanissimo, a Pistoia, il 29 giugno 1945 e divenne parroco di San Michele nel 1954, dopo la morte di don Ferruccio Bianchi. In precedenza aveva prestato la propria opera pastorale in diverse chiese della provincia, dalla montagna a Casalguidi.
Don Sottili è stato una figura importantissima per il paese di San Michele e per tutta la comunità aglianese, non solo come pastore di anime ma anche per la sua grande cultura e la profonda passione per la storia locale, alla quale ha dato un importante contributo con il volume di cui era autore “Storia di un paese senza storia” (pubblicato postumo). In questo libro, frutto di lunghe ricerche, dalla riscoperta dell’antica denominazione “Vaccareccia” del territorio di San Michele (da cui hanno preso nome il rione Vacchereccia e l’omonima associazione), alle antiche lotte del popolo, l’assetto del territorio soggetto ad alluvioni, nonché pestilenze e carestie. Veramente un prezioso contributo alla storia del paese, frutto di lunghe ricerche e testimonianza resa come un atto d’amore verso il suo popolo.
Don Sinibaldo amava e curava in modo particolare il rapporto con i ragazzi, molti lo ricordano per le mitiche figurine Panini che distribuiva ai bambini, rendendoli molto felici. Era rimasto un prete con la tonaca, anche nel terzo millennio, semplice, umile, sempre disponibile ad aiutare i più deboli. Si distingueva per le omelie chiare ed efficaci e per una forte dialettica nel dialogare con le persone. Nella parrocchia di San Michele, don Sottili aveva continuato il lavoro del suo predecessore, portando nuove idee per rafforzare la sua piccola comunità. Tra le sue ultime volontà, quella di essere sepolto insieme al suo predecessore, don Bianchi, nel cimitero del paese.
Don Sottili fu tra i fondatori del circolo Mcl e tenne molto a portare avanti l’attività del teatro parrocchiale, avviata da don Bianchi, profuse grande impegno anche per tenere in vita la scuola privata fondata da don Ferruccio, la “Casa degli angeli custodi” di San Michele; era molto legato al coro parrocchiale, si impegnò per dare un campo di calcio ai ragazzi. Chiese e ottenne l’ampliamento del cimitero adiacente alla chiesa, dove si recava, più volte al giorno, a rendere omaggio ai defunti.
Ed è proprio vicino al cimitero che il 22 settembre è stata inaugurata una strada a lui dedicata (la prosecuzione di via Otranto fino a via Casello), contemporaneamente all’intitolazione del parcheggio adiacente all’imprenditore Paolo Guarducci, amico di don Sinibaldo e benefattore della parrocchia. Nell’occasione, Fenenna Caramelli, poetessa che abita a San Michele, ha scritto una poesia per don Sottili, che ben ricorda la figura del defunto parroco, facendolo sentire ancora vivo e presente e della quale pubblichiamo di seguito alcuni versi:
Con le sue battute sempre pronte sagge e spiritose ci accarezzava l’anima
I suoi vangeli con la sua voce poetica
Accompagnati dai gesti delle sue morbide mani
Ci penetravano dentro il cuore e l’anima
Aveva un modo di guardare e di raccontare
Ti coinvolgeva ti trasmetteva quello che lui
sentiva come se oltre a essere concentrato
Fosse anche ispirato
Testimoniava la realtà del momento
Don Sinibaldo dacci ancora dal cielo
La tua Santa Benedizione