di Piera Salvi
dicembre 2021
Agliana è un fazzoletto di terra pianeggiante di poco più di 11 chilometri quadrati. Un territorio, quindi, da percorrere facilmente a piedi e in bicicletta, da nord a sud e da est a ovest. Più volte, negli anni, si è sentito parlare di possibilità di percorsi ciclopedonali che possano collegare tutte le frazioni aglianesi, consentendo alle persone di usare meno l’auto e spostarsi a piedi o su due ruote in sicurezza.
Ci sono poi gli argini dei torrenti che, un tempo sì, quando le biciclette erano quasi l’unico mezzo per spostarsi, venivano percorsi camminando o pedalando per accorciare le distanze (più o meno fino agli anni Sessanta). I percorsi sugli argini sono stati rilanciati diversi anni fa dall’amministrazione comunale, per incentivare salutari passeggiate in mezzo alla natura, che lungo i torrenti offre veramente un bel paesaggio da godere, tra numerosa varietà di flora e fauna. Era stata installata anche una cartellonistica nelle frazioni per indicare i vari percorsi, anche se spesso erano impraticabili per l’alta vegetazione. Qualche sbiadito cartello, ormai illeggibile c’è ancora. Nell’anno scolastico 2007-2008, alcune classi delle scuole dell’istituto comprensivo Bartolomeo Sestini, nell’ambito del progetto di educazione ambientale Infea (Informazione, Formazione, Educazione Ambientale) avevano sperimentato i percorsi alla scoperta di Agliana e raccolti nella “Carta dei sentieri di Agliana”, tracciando sei itinerari che toccano tutte le frazioni. Un bel lavoro che venne anche diffuso dal Comune per incentivare la popolazione a scoprire il territorio a piedi o in bicicletta.
Il territorio aglianese però, nonostante sia poco esteso e pianeggiante, offre poche possibilità di muoversi a piedi e in bicicletta in piena sicurezza. Di fatto, questa possibilità esiste da Spedalino al centro di Agliana, con la pista ciclopedonale che parte dal centro di Spedalino in via don Milani e poi da via don Marino Pratesi, via Arezzo, via Giovannella, via Mallemort de Provence, arriva al parco Pertini dove, volendo, si può anche raggiungere via Serragliolo, poiché la segnaletica all’ingresso del parco informa: “Si può circolare in bicicletta a passo d’uomo”. Il percorso ciclopedonale da Spedalino al parco Pertini nel maggio 2018 è stato intitolato a un grande campione del ciclismo, Gino Bartali (nel 18esimo anniversario della morte), con targhe che ricordano la vita non solo agonistica ma anche umana di “Ginettaccio”, nato a Ponte a Ema – Firenze, il 18 luglio 1914 e morto a Firenze 5 maggio 2000. A settembre 2021 è stato inaugurato il completamento di questo tratto ciclopedonale, con un nuovo percorso che da via Mallemort angolo via Giovannella, all’altezza della zona sportiva, porta al parco di Carabattole. Questo tratto è stato dedicato ad un campione del ciclismo a cui Agliana ha dato i natali, Fabrizio Fabbri (nato alla Ferruccia il 28 settembre 1948 e morto a Pisa il 6 giugno 2019). Anche lui un uomo esemplare nello sport e nella vita.
Anche via Roma ha un percorso ciclopedonale che consente di raggiungere la piazza Gramsci. Per il resto, girare a piedi o in bicicletta per Agliana può essere spesso un percorso a ostacoli. Pensiamo alle vie Selva e Lavagnini, un importante collegamento tra nord e sud di Agliana e comuni limitrofi, con molto traffico e marciapiedi in qualche tratto impraticabili, oppure alla via Provinciale pratese, che attraversa tutto il territorio a nord.
Ma anche nelle strade di periferia, molto frequentate da ciclisti e da amanti del podismo e tranquille passeggiate in mezzo alla natura, ci sono carreggiate strette a doppio senso di circolazione e percorse da veicoli, talvolta anche a velocità sostenuta. Mettere tutto il territorio in sicurezza per ciclisti e pedoni non è cosa semplice, sia per la conformazione del territorio che per gli investimenti che servirebbero.
Ci auguriamo che, comunque, qualcosa in più venga realizzato, visto che da diversi anni si parla molto di ridurre l’uso dei veicoli per limitare l’inquinamento.