di Piera Salvi
marzo 2022
Conclusi i lavori per la cassa di espansione fra Settola e Acqualunga, interventi di manutenzione sui torrenti Bure e Brana. Con queste opere il rischio idrogeologico in territorio aglianese dovrebbe essere mitigato. La cassa di espansione finita, è stata presentata nel gennaio scorso dal presidente del Consorzio di bonifica Medio Valdarno, Marco Bottino, con l’assessore aglianese Maurizio Ciottoli e l’ingegnere del Consorzio Francesco Piragino. L’intervento ha previsto la risagomatura e la regolarizzazione dell’alveo del fosso Acqualunga con la realizzazione di una protezione del piede scarpata mediante corazzamento in scogliera ma, soprattutto, è la realizzazione della nuova vasca di espansione a servizio del fosso Settola, con adeguamenti arginali del tratto immediatamente a monte, che porterà benefici alla zona sul confine tra Agliana e Pistoia, da tanti anni soggetta a frequenti allagamenti. La capacità dell’invaso in quest’area, destinata ad accogliere le acque di piena, può arrivare a circa 20 mila metri cubi ed è dotata di una sistema di presa in scogliera, un collegamento tra il modulo 1 e 2 e un manufatto di scarico.
«L’opera entra in funzione quando vengono raggiunti nel fosso Settola i livelli critici» hanno spiegato dal Consorzio «che attivano lo sfioratore a soglia fissa e ad evento finito, con successiva restituzione delle acque nel fosso Acqualunga. Nell’occasione il progetto ha previsto anche l’ampliamento della sede stradale, realizzazione di parapetti protettivi e regimazione degli scarichi esistenti ora dotati di valvole di non ritorno a clapet per evitare fenomeni di rigurgito». L’importo finale dei lavori si attesta intorno a un milione e 900 mila euro. L’opera riduce il rischio allagamenti in un’area produttiva e residenziale che si è trovata tante volte con strade e locali invasi dall’acqua che arrivava dalla zona di Pistoia. Residenti e imprenditori hanno tirato il primo sospiro di sollievo quando sono arrivati i finanziamenti regionali nel piano operativo difesa del suolo 2019-2021. Ora l’opera è finalmente conclusa. «E’ un altro importante passo verso una sempre maggiore sicurezza idraulica dell’area pistoiese» ha commentato il presidente del Consorzio di bonifica, Marco Bottino, «dove grazie alla sinergia fra Regione e Consorzio si è lavorato per la difesa del suolo per più di 36 milioni negli ultimi cinque anni».
Altri interventi del Consorzio di bonifica Medio Valdarno sono stati fatti sui torrenti Bure e Brana. E’ stato eseguito in tempi strettissimi, in accordo con il Genio civile Valdarno centrale della Regione Toscana, il ripristino dell’argine sulla Brana all’altezza di via Palaia, in località Il Mulo. Il dissesto, di circa venti metri, si era verificato con le piogge del dicembre scorso, sull’arginatura sinistra. Considerata la stagione invernale, con la probabilità di nuovi eventi di piena, il Consorzio di bonifica Medio Valdarno, in accordo con il Genio civile, ha ritenuto necessario attivarsi subito per la riparazione e sistemazione del corpo arginale e il ripristino in condizioni di sicurezza del tratto. Lavori per un importo di poco meno di 20mila euro affidati ed eseguiti in tempi record: circa 15 giorni. Un altro intervento era già stato effettuato nell’ultima parte del 2021 sul torrente Bure, in destra idraulica, per diverse decine di metri, a monte e a valle del Bulicata nei comuni di Pistoia e Agliana, con un investimento di circa 43 mila euro per la completa ristuccatura dei muri in bozza di pietrame e ricostruzione delle porzioni crollate.