di Marco Bagnoli. Foto: Gabriele Bellini.
giugno 2022
Quest’oggi, che fa caldo, abbiamo deciso di trattarci bene: si intervista un oro, un oro mondiale! E l’oro in questione se ne va in giro ormai da vent’anni per le vie di Agliana, dove è sempre vissuto, e risponde al nome di Tommaso Martini, classe 2002. Dovete sapere che appena fatta la maturità Tommaso ha deciso di entrare nell’Arma dei Carabinieri, e questo per incanalare al meglio quella che è la sua grande passione sportiva, la scherma, e cercare di raggiungere il massimo degli obiettivi immaginabili. Dopo un primo periodo a Pistoia, oggi Tommaso si allena presso il Club Scherma Agliana A.S.D. Inutile dire che in famiglia i genitori, Valentina e Andrea, lo appoggiano incondizionatamente, mentre il fratello Niccolò, più piccolo di tre anni, già si allena in pedana come lui.
Ma si stava parlando di oro – dove sta quest’oro? L’oro mondiale l’hanno riportato a casa da Dubai Tommaso e la squadra nazionale nella quale gareggia, il sette aprile di quest’anno, ai Campionati del mondo giovani. Grande la soddisfazione poi dei suoi allenatori, Mabel Biagiotti e Agostino Sanacore, che dire! Certo, la lista dei successi raggiunti da Tommaso prenderebbe tutto l’articolo, quindi sarà meglio dargli direttamente la parola. Giusto lo spazio per dire che Tommaso Martini è stato riconosciuto dalla Federazione Italiana Scherma come Atleta di Interesse Nazionale, nella specialità Fioretto Maschile. Ancora complimenti!
Quando hai iniziato a praticare la scherma?
«Ho iniziato a praticare la scherma quando ero in quarta elementare, era il periodo che provavo tutti gli sport, avevo fatto nuoto – ed è venuto il mio maestro Agostino, a fare una dimostrazione di scherma alla scuola qua ad Agliana – e niente, mi ha subito appassionato…»
Parlaci della conquista dell’oro mondiale, e chi sono i tuoi compagni di squadra?
«L’oro di Dubai è stato un po’ il coronamento, la fine di una stagione, che è stata molto lunga. Venivamo già dall’oro degli Europei a squadre, però è stato un anno molto particolare perché l’anno scorso non abbiamo potuto fare nessun tipo di gara, per il Covid, e ci siamo ritrovati, a fare le prime gare di Coppa del mondo a settembre-ottobre con una squadra diciamo inedita, che non abbiamo mai provato gli anni scorsi.
E allora siamo partiti, tra l’altro con il CT nuovo, Stefano Cerioni, e un po’ tutto l’ambiente nuovo, a fare la prima gara – che tra l’altro è andata proprio male. Allora abbiamo lavorato durante l’anno, abbiamo fatto tanti ritiro insieme, e successivamente con le gare abbiamo ingranato e poi, da quella sconfitta lì sono arrivati due ori consecutivi, sempre in Coppa del mondo, sempre a squadre. Poi siamo arrivati agli Europei abbiamo vinto e poi abbiamo vinto anche i Mondiali. I miei compagni di squadra sono Iacopo Bonato, Damiano Di Veroli e Giulio Lombardi».
Consiglieresti la scherma ad altri ragazzi?
«Sì, molto, perché da fuori, e lo capisco, sembra un mondo molto particolare; però oltre a essere un bellissimo sport, ti insegna poi tantissimo, tanti valori che poi uno si ritrova nella vita reale. Innanzitutto ti insegna a non mollare mai».
E proprio il 29 maggio Tommaso ha anche conquistato il bronzo individuale ai Campionati Italiani U20, il 31 il bronzo individuale e il primo giugno l’oro a squadre ai campionati italiani di fioretto maschile categoria Assoluti. Tre gare in quattro giorni, una soddisfazione dietro l’altra!