di Serena Michelozzi. Foto: Gabriele Bellini.
settembre 2022
Luana Baldi, aglianese che fino a poco tempo fa ha lavorato come farmacista presso la Farmacia di San Niccolò ad Agliana, si racconta finalmente anche sotto un’altra veste, ossia quella di pittrice: «La voglia di dipingere è sempre stata con me fin dalle elementari. Ricordo che un mio disegno con le matite colorate fu appeso sulle scale della mia scuola: era un rametto di peperoncino rosso con alcune foglie verdi ed altre seccate… Le maestre mi dissero che c’era del movimento e che avevo colto in pieno le caratteristiche della pianta» spiega Luana, che ha poi seguito una formazione scientifica ma con interesse sempre rivolto all’arte, sia dal punto di vista tecnico che storico.
Successivamente Luana ha continuato a coltivare la propria passione seguendo corsi (ne ricorda uno in particolare con il Professor Melani incentrato sui ritratti e sull’uso della china), comprando libri e riviste d’arte. Ha così scoperto l’uso di materiali e di tecniche di pittura sempre più innovative, che l’hanno spinta a evolvere il suo modo di dipingere, abbandonando il solo pennello per passare a strati di materico (cioè l’uso della materia e della sua massa come mezzo di espressione artistica) e tele più grandi. «Mi sono lasciata andare alla ricerca dell’essenza delle immagini ed ho capito di prediligere le forme abbozzate, quasi solo suggerite. Ho scoperto che i miei colori preferiti, ossia la mia tavolozza, sono quelli del mare, il blu di Prussia, il cobalto, il verde nelle sue varie declinazioni e infine il nero. Tutte le volte che provo colori come giallo o rosso non riesco a portare il lavoro in fondo, così che correggo con viola, glicine, talune volte con corallo e fucsia insieme, ma poi ritorno comunque al confine con il celeste- blu- viola- verde- nero. Nel dipingere sono impaziente: non riuscirei mai a fare un lavoro certosino come fanno alcuni pittori coreani o giapponesi, che ripetono all’infinito un piccolo trattino. Io mi vedo più con un secchio di colore in mano che lancio sulla tela e che poi addomestico secondo il mio sguardo e secondo il mio sentire» ci confessa la nostra artista, che da quando è in pensione si dedica (quasi) totalmente alla pittura e all’idea di disegno che le viene in mente, stupendosi al contempo di come essa pian piano prenda forma legandosi a ricordi, sensazioni e odori. Molte opere della nostra artista aglianese sono legate al suo paese d’infanzia, Linari (Val D’Elsa). E’ da qui che nascono i suoi disegni con la sanguigna, gli sfondi neri dei cipressi. Altre opere richiamano invece la sua passione per il mare elbano e i suoi splendidi colori estivi.
Il lavoro artistico di Luana è inoltre in cerca di continua sperimentazione e ispirazione. Dalla conoscenza con Mirta Frosini, autrice della linea di collane “Balls”, ha tirato su un bellissimo progetto teso alla realizzazione del dipinto “Donne con le balls”, raffigurante delle donne etrusche, richiamando nell’opera la loro forza e l’autonomia difficilmente raggiunta, così da poter essere considerate, appunto, “Donne con le balls”. Si è poi ispirata al lavoro di Mattioli, al suo modo di guardare il mondo e rappresentarlo, fino a sperimentare tecniche di pittori contemporanei di varie nazionalità.
Recentemente la nostra pittrice-farmacista ha partecipato ad un evento a Eboli, dal titolo “Lenzuola d’arte”, per il quale ha dipinto due lenzuola 150×290, che sono rimaste appese nelle vie di Eboli per tutto il periodo estivo e che, dalle pubblicazioni sul Web, hanno riscosso un grande successo. Ha inoltre esposto diversi quadri al “Deka Caffè” letterario di Spedalino e diverse tele al parco di Carabattole in occasione delle varie manifestazioni che si sono susseguite tra giugno e luglio. Infine ha trovato il coraggio di mostrare i propri lavori su diverse piattaforme social (su Facebook “luana baldi” e su Instagram “Luana_baldi_quadri”) riscuotendo molti complimenti.
«La mia grande aspirazione sarebbe quella di poter dipingere quadri enormi e vederli esposti in mostre contemporanee e poi ambientati in splendide case!» conclude Luana Baldi.