di David Colzi. Foto: Gabriele Bellini
dicembre 2024
La Mesticheria Romiti è da cinquantacinque anni, un punto di riferimento non solo per Spedalino, ma anche per le frazioni vicine appartenenti al comune di Pistoia. A fondarla è stato Moreno Romiti, classe 1942, quando si rese conto che quella parte di Agliana era sprovvista di un negozio del genere. Così aprì la sua attività in via Provinciale pratese 38/b, e da allora la sede è rimasta sempre lì. Va detto che all’epoca quella era senza dubbio una piccola scommessa, anzi diciamo pure un azzardo, in quanto la zona era ancora a vocazione rurale e l’attività produttiva principale era quella tessile, condotta a livello famigliare. Eppure Moreno aveva visto giusto, andando a colmare davvero una lacuna, e la sua tenacia è stata ripagata, vedendo crescere costantemente negli anni il numero di clienti.
Oggi come ieri, la Mesticheria Romiti si presenta come la classica bottega di paese, dove si trova tutto ciò che occorre per la manutenzione della casa e non solo, in quanto serve professionisti, artigiani e ditte. Qui il cambio generazionale è avvenuto nel 2011 quando Moreno ha lasciato il posto al figlio Lorenzo, attuale titolare, che ci ha accolto e con cui abbiamo parlato di questo “negozio dei mestieri”.
Il tuo babbo ha aperto la mesticheria a ventisette anni e tu ne hai preso la guida a ventitré; sembra proprio una passione di famiglia.
«Sì e non vorrei fare altro» ci dice sorridendo Lorenzo. «Io sono cresciuto qui e se anche me ne sono andato per qualche anno, sono felice di essere tornato».
Nel 2024 cosa cerca una persona in mesticheria?
«Il prodotto e la consulenza di qualità. D’altronde oggi la concorrenza è tanta, e si possono trovare gli articoli più disparati anche nella grande distribuzione. Quindi i clienti ricercano la competenza e l’assistenza di chi gli sa consigliare la soluzione giusta, e non necessariamente quella più economica tanto per vendere. Così si genera fiducia e le persone tornano a servirsi da te».
La pandemia appena passata, ha aiutato i negozi di vicinato ad essere riscoperti?
«In effetti sì. Le piccole realtà produttive erano state dimenticate da qualche anno, soprattutto dalle nuove generazione, ma quel periodo terribile ha permesso a tutti di capire che ci sono ottimi commercianti persino sotto casa».
Qui come fronteggiate la grande concorrenza delle vendite on line?
«Io sinceramente vedo l’e-commerce come una possibilità in più per raggiungere i clienti della piana, e non come qualcosa di negativo che mi danneggia. Al riguardo c’è il sito mesticheriaromiti.it dove si può acquistare prodotti, ma anche fare semplicemente domande sugli stessi, scrivendoci una mail».
E Moreno oggi cosa fa?
«Il babbo fa la vita da pensionato attivo, sebbene qualche ora al giorno la passi ancora in mesticheria, sia per stare un po’ con me, sia per scambiare due battute con qualche cliente storico. D’altronde i negozi di vicinato hanno pure una funzione sociale».
Si entra a volte solo per fare un saluto?
«Sì e questo ci fa enormemente piacere, perché riporta tutto a una dimensione paesana. Pensa che noi siamo arrivati a servire la terza generazione di clienti!»
La più bella soddisfazione?
«Ce ne sono tante tra cui quella appena detta: essere riusciti a servire dal nonno al nipote, ma è indubbio che a me e mio babbo ha fatto molto piacere anche ricevere nel 2015 una targa di riconoscimento da Confcommercio e Comune di Agliana, per essere una fra le aziende più longeve, con oltre quarant’anni di attività».
Ci sarà la terza generazione?
«E’ ancora troppo presto per dirlo» conclude sorridendo Lorenzo Romiti «perché i miei due figli, Tommaso e Vittorio, sono davvero piccoli. Certamente saranno liberi di scegliere, come lo sono stato io».