di Giacomo Bini. Foto: Gabriele Bellini
Nelle ultime due trionfali stagioni, con Stefano Ceri in panchina, l’Aglianese ha schiantato le concorrenti, anche le più agguerrite, a suon di gol e di vittorie. Impressionanti in particolare i numeri dell’ultimo campionato di Promozione in cui l’Aglianese ha totalizzato 21 vittorie su 30 partite (con sei pareggi e tre sole sconfitte) ed ha segnato 74 reti con una media di circa 2,5 gol a partita. In effetti la squadra neroverde è stata un’autentica macchina da gol ed ha annoverato tra le sue file il capocannoniere del girone Edoardo Marzierli che ha messo a segno 30 reti, una a partita ed ha avuto accanto a sé altri attaccanti di grande livello come Guarisa con 14 gol e De Gori con 8. Il record dell’Aglianese non è straordinario solo nella Promozione ma in tutti i campionati dilettantistici della Toscana, nei quali nessuna squadra si è nemmeno avvicinata al fantastico score dei neroverdi. Il campionato dell’Aglianese è stato una marcia trionfale, fatta eccezione per un periodo di flessione ad inizio del girone di ritorno, in cui il concorrente più agguerrito, il fortissimo Castelnuovo Garfagnana, ha compiuto una rapida rimonta. E’ stato quello il momento decisivo del torneo, in cui la società e la squadra hanno saputo essere compatti e determinati, e questa unità d’intenti si è tradotta in una nuova e decisiva serie di vittorie che si è conclusa con la festa finale davanti al pubblico del Bellucci di Agliana.
Una vittoria con un grande valore sportivo ma anche con un significato affettivo ancora maggiore visto che è avvenuta poco tempo dopo la scomparsa di Aldo Doni, il babbo dell’attuale presidente, uno degli uomini che hanno fatto la storia dell’Aglianese e ne hanno scolpito negli anni l’identità e il prestigio. La dirigenza della società neroverde, che da quando ha preso in mano il club non ha sbagliato un colpo, è al lavoro per allestire una squadra che sappia farsi valere anche nel campionato di Eccellenza. La prima mossa è stata l’ingaggio del tecnico Riccardo Bracaloni, ex San Marco Avenza a cui è seguito il lavoro sul mercato per formare una rosa competitiva.
Certamente l’Aglianese si presenta nella nuova categoria con un biglietto da visita di tutto rispetto per il modo con cui ha conseguito le due promozioni consecutive ma soprattutto si presenta con la consapevolezza di sé che viene dalla sua storia. Per questo siamo sicuri che i sostenitori dei colori neroverdi avranno ancora molte soddisfazioni.