di Piera Salvi
novembre 2011
Il dottor Aldo Gorgeri è “aglianese doc” anche se non ama mettersi in mostra. Nato nella frazione di S. Michele, “sotto il campanile”, tiene a precisare lui, per sottolineare il suo attaccamento al paese natio anche se da molti anni abita a S. Piero. Mamma insegnante e padre commerciante, una laurea in medicina e chirurgia conseguita brillantemente ed una grande passione per lo studio.
Il dottor Gorgeri, infatti, mentre esercitava l’attività di medico mutualista ad Agliana, conseguì varie specializzazioni. Nel 1970, in pediatria e puericultura (<<utile per le vaccinazioni, che all’epoca venivano fatte dal medico condotto>>, spiega) e poi in igiene e medicina preventiva, clinica del lavoro, igiene e sanità pubblica. <<Successivamente partecipai ad un concorso nazionale per il ruolo di ufficiale sanitario presso il consorzio di igiene e profilassi tra la provincia di Pistoia e i Comuni di Agliana, Quarrata e Montale>> racconta. Gorgeri vinse il concorso e cominciò così la sua attività nella sanità pubblica. <<Con rammarico>> ricorda <<fui costretto a lasciare l’attività di medico mutualista e quindi i miei pazienti>>. Com’era organizzato il consorzio di igiene e profilassi? <<Consisteva nella presenza di un ufficiale sanitario e di personale ausiliario. C’erano tre infermieri professionali, un’assistente sanitaria visitatrice e tre vigili sanitari. I compiti svolti erano nelle vaccinazioni e nell’igiene del settore urbanistico, per far rispettare i regolamenti urbanistici che allora non erano ferrei come adesso. I vari uffici d’igiene dei Comuni si riunirono in questo consorzio. Anche allora il sindaco era l’autorità sanitaria locale ed io, in quanto ufficiale sanitario, ero in pratica il consulente dei sindaci in materia di igiene e sanità pubblica>>.
Con la riforma sanitaria e l’istituzione del Servizio sanitario nazionale (legge 833 del 23 dicembre 1978) ci furono cambiamenti radicali. <<Io passai alla Usl di Pistoia con l’incarico di responsabile del servizio di medicina del lavoro>> racconta il dottor Gorgeri, <<mentre l’ultima parte della mia professione l’ho svolta come direttore sanitario dell’ospedale del Ceppo di Pistoia, con Chiara Gherardeschi e Cinzia Lupi come aiuti. Due valide collaboratrici. Ho svolto questo incarico fino al 2000, quando sono andato in pensione>>. Nella sua lunga carriera professionale quali sono i cambiamenti più significativi che ha colto nel sistema sanitario?<<Vedo positivamente il passaggio dagli Enti mutualistici al Servizio Sanitario Nazionale, pur con la possibilità di ulteriori miglioramenti. Le scienze mediche hanno avuto uno sviluppo enorme in tutti i loro rami, a beneficio di tutto l’ambiente sanitario e del benessere dei pazienti. C’è stato uno sviluppo strutturale, ma la parte organizzativa si può migliorare ulteriormente, basandosi su una migliore organizzazione e gestione delle risorse>>.