di Piera Salvi
marzo 2017
Sono esasperati per i disagi che subiscono da molti anni e chiedono soluzioni definitive agli allagamenti in via Galcigliana e in altre strade della zona industriale di Spedalino. A lanciare l’appello sono stati i residenti in via Galcigliana, a febbraio scorso, cogliendo l’occasione della presentazione del piano di protezione civile aggiornato, che prevede una struttura efficiente e cittadini informati e preparati alle emergenze. Loro combattono ormai da molti anni con i continui allagamenti e a gestire le emergenze idriche sono, purtroppo, allenati, anche se apprezzano l’impegno dell’amministrazione comunale per confrontarsi con i cittadini al fine di migliorare il piano di protezione civile.
Il problema riguarda quella zona al confine con Pistoia che comprende le vie Galcigliana, Nerucci, Terracini, Calamandrei e Vannucci, dove, più o meno ad ogni acquazzone, ci sono strade allagate e talvolta anche case e aziende. I disagi deriverebbero dalla criticità del sistema delle acque basse. «I nostri problemi» hanno detto i cittadini nella pubblica assemblea davanti all’assessore Italo Fontana e alla responsabile dell’ufficio protezione civile di Agliana, Ornella Pellegrineschi «derivano anche dal rialzamento dei terreni a destinazione vivaistica e dalla mancanza di casse d’espansione e sono causati in gran parte dal territorio pistoiese. Bene il piano di protezione civile, ma prima di tutto bisogna prevenire le alluvioni. Se noi cittadini dobbiamo essere consapevoli dei rischi e siamo invitati a collaborare nelle emergenze, chiediamo agli amministratori altrettanta collaborazione per risolvere i problemi e ridurre le situazioni di pericolo».
L’assessore Italo Fontana ha riferito l’impegno del Comune di Agliana per il territorio di competenza, informando che sono allo studio in Regione due casse di contenimento tra i fossi Settola e Acqualunga, per una capacità complessiva di circa 20mila metri cubi, che consentiranno di salvaguardare la zona da piogge intense fino a sei ore. «Ma i problemi non si risolveranno se non saranno realizzate casse d’espansione anche a Pistoia» sostengono i cittadini.
