di Piera Salvi
marzo 2014
Da piazza del Comune a piazza IV novembre a caccia di barriere, passando dalle vie Magni, San Niccolao, Carducci, Mazzini e Puccini, con sette persone con difficoltà motorie, in carrozzella (manuale o a motore), con deambulatore o stampelle. E si scopre come anche un marciapiede basso o una piccola scatola di cartone possono costituire un serio ostacolo. Appena 700 metri di percorso, ma bastano per far rilevare alla polizia municipale (che accompagna il gruppo) sette infrazioni per soste irregolari che ostacolano il transito o l’accesso ai disabili. I vigili annotano e si deciderà al comando se elevare le sanzioni. Il tour a caccia delle barriere architettoniche si è svolto il 21 febbraio ed è stato organizzato da Giancarlo Naldoni, referente per la Piana del “Centro studi e documentazione sull’handicap” di Pistoia.
Hanno partecipato il sindaco Eleanna Ciampolini, il suo sfidante alle primarie Giacomo Mangoni e rappresentanti di alcuni gruppi politici. In piazza del Comune prima osservazione di Naldoni: sosta per disabili distante dalla rampa d’accesso al municipio. Via Magni: un furgone occupa il marciapiede, lo stallo per inabili davanti alla farmacia è in discesa: «Qui è difficilissimo tenere la carrozzina» rileva Naldoni. Ma il farmacista, Benedetto Natali Elmi, rassicura: «E’ già pronto un progetto per la soluzione, con rampa idonea protetta da ringhiera». Sull’altro lato, posto auto per disabili, davanti ad un negozio, ma il marciapiede è occupato da due grandi fioriere. «Qui non è chiaro se il suolo sia pubblico o privato, stiamo verificando con l’ufficio tecnico», informa il comandante dei vigili. Lilly Tolu offre la sua carrozzina al sindaco, che accetta e verifica quanto è difficile superare anche un marciapiede basso.
All’esperimento si sottopone pure Mangoni. L’ingresso di un pubblico esercizio è a norma ma troppo stretto per chi gira in carrozzella da solo e deve far leva sui gomiti. Emanuela Teresa Mastrandrea rileva alcuni problemi che si riscontrano anche in altri Comuni: i contenitori della differenziata sui marciapiedi sono un ostacolo, talvolta è impossibile accedere ai servizi nei bar e nei ristoranti. «Un problema» afferma Emanuela Teresa «contro la dignità umana che genera sofferenza fisica e mentale. Alla patologia personale si aggiunge una patologia esterna». Davanti alle poste spesso le auto fuori dagli stalli ostacolano la sosta per i disabili. Nel gruppo c’è Gianni Gangale, da poco trasferitosi ad Agliana: «I disagi maggiori sono su treni e autobus» dice. Piazza IV novembre: «Marciapiede alto e dissestato, inaccessibile anche in carrozzella a motore», rileva Giuseppe Propenso. C’è un’auto contromano in sosta disabili: «E’ nostra» dice Alessandro Dromedari, accompagnatore di Silvio Zoppi. «Siamo obbligati a parcheggiare così, sull’altro lato c’è il marciapiede e Silvio non potrebbe scendere».