di Piera Salvi
dicembre 2020
Per Cinzia Diddi, stilista aglianese con azienda a Prato, la moda non è solo creatività, originalità, ricerca, passione e professionalità, ma anche solidarietà e amore per l’Italia. In questo 2020, segnato dalla pandemia da Coronavirus, Cinzia si è subito impegnata per aiutare gli ospedali messi a dura prova, poi ha riservato una particolare attenzione alla scuola. Nella prima ondata di diffusione del Covid 19, aveva lanciato la collezione primavera-estate mettendo in distribuzione un bellissimo catalogo intitolato “La stella più bella”, il cui ricavato ha consentito di donare diecimila euro alla Protezione civile per l’acquisto di macchinari e dispositivi di protezione a pazienti e operatori sanitari degli ospedali di Pistoia, Prato e Firenze sud, oltre a una donazione di mascherine della “Maison Diddi”.
Abiti raffinati e splendide modelle ma anche poesie e frasi di personaggi famosi sono stati raccolti nel volume “La stella più bella”. In questa iniziativa, Cinzia Diddi è stata coadiuvata da Serena Baldaccini, personaggi del mondo dello spettacolo, della musica e dell’arte, medici e giornalisti. Foto di Thomas Capasso, copertina disegnata da Francesca Boncoraglio, Corrado Cogliati e Donatella Espositi hanno curato la grafica, prefazione scritta dall’ingegnere Mirko Bianconi, presidente dell’ordine degli ingegneri di Pistoia.
Cinzia è una stilista nota per il suo marchio di lusso, ha vestito molti personaggi dello spettacolo, in film, programmi televisivi, red carpet, spettacoli teatrali, ha anche partecipato come attrice in film e cortometraggi. In questo periodo sta curando l’immagine di Fabrice Pascal Quagliotti, leader e tastierista dei Rockets, che sta lanciando il suo primo album sperimentale da solista.
Presentando la collezione autunno-inverno, Diddi ha esortato a rimanere in Italia e ha destinato duemila mascherine alla scuola dell’infanzia Sacro Cuore della Ferruccia e altre duemila al Cicognini di Prato. “Amata Terra: scopriamo l’Italia… oltrepassando i confini dell’egoismo” è il messaggio della stilista. «Una riflessione», spiega Cinzia, «maturata allo scopo di preservare il nostro Paese, prevenire il diffondersi dei contagi e salvare la nostra economia. Per questo ho scelto di fare i servizi fotografici della mia collezione autunno-inverno nelle nostre città toscane, come Firenze, Pistoia, Prato e Siena, nonché a Roma. Dopo i mesi con una diminuzione dei contagi che comunque non poteva giustificare la promozione dell’idea di normalità, ho riflettuto molto ed ho pensato che questa pandemia ci sta “regalando” la possibilità di scoprire la nostra Terra. Tra le tante regole etiche da seguire sarebbe bene non muoversi dall’Italia alla volta di paesi esteri per limitare i contagi. Senza seguire le regole non si riesce a controllare un’epidemia. Giungerà un’alba nuova per coloro che sfidano i momenti bui. Tornerà la quiete, la calma, la pace. E non cadremo più nell’inganno di pensare che la normalità sia monotonia, quando tornerà, la considereremo straordinarietà. E spiccheremo il volo, liberi ma consapevoli, rispettosi, grati. L’inverno si trasforma sempre in primavera. Davanti a noi abbiamo un’impresa che rimarrà nella storia. La sfida di creare la nuova realtà, una società globale dove tutti possano vivere, spero, in pace e con dignità. Non è al di là della nostra portata e sono fermamente convinta che la forza trainante per la realizzazione di tale impresa sia la solidarietà della grande gente comune».