Coppa Dino Diddi – incontro con Franco Vettori

Coppa Dino Diddi – incontro con Franco Vettori

di David Colzi.

dicembre 2014

Quella della Coppa Dino Diddi è una bella storia che ci parla non solo di sport, ma anche di amicizia e di voglia di tenere unita una comunità. Siamo andati a trovare Franco Vettori, per ripercorrere la storia di questa competizione, dato che lui è il “trascinatore”, il punto di riferimento della manifestazione, giunta quest’anno alla 67° edizione. 

 

La prima Coppa Diddi venne istituita nel 1948 da Otello Santini, Marcello Ginanni, Roberto Fedi, Raffaello Morganti e Emilio Gambelli per ricordare un loro amico, Dino Diddi appunto, morto di cancrena l’anno precedente, a causa di una gamba congelata durante la Campagna di Russia; la categoria di gara era, allora come adesso, quella degli Allievi (15-16 anni) e venne vinta da Loretto Petrucci, dell’U.C. Pistoiese. Dopo una decina di anni subentrò Amerigo Bartolozzi nell’organizzazione, aiutato da Celio Bendinelli e fu in quel periodo che si avvicinò a questa competizione Franco Vettori, che ricorda: «all’epoca ero un ragazzino di appena 13 anni; prendevo la bici a noleggio dal Risaliti, detto “il Gronda”, per andare a vedere le varie gare, invitando i ciclisti a partecipare alla Coppa Diddi. Pensi, sono 56 anni che in un modo o nell’altro sono dentro questa gara». Poi nel 1987, Bartolozzi dovette lasciare per motivi di salute e da allora Vettori è passato al “timone” divenendo il cardine della Dino Diddi, potendo contare su altri due storici “trascinatori”, cioè Antonio Gigliotti e Rodolfo Natali

Negli anni tante diverse realtà aglianesi si sono avvicinate a questa manifestazione, fornendo supporti di vario tipo; parliamo della Lenza Aglianese, l’Associazione Bocciofila Aglianese, G.S. Ciclismo Agliana e l’Associazione Artigiano. Il tutto con il patrocinio del comune di Agliana e della provincia di Pistoia. Per gestire al meglio questa manifestazione, che Tuttobici definisce fra le 3 migliori gare d’Italia, è stato creato il “Gruppo Sportivo Dino Diddi”, che ha il seguente organico: Presidente – Claudio Taffini, Segretario amministrativo – Rodolfo Natali, Consiglieri- Antonio Gigliotti, Franco Vettori, Claudio Fondi, Giancarlo Mangoni, Gian Paolo Bonaldi, Francesco Gelli, Franco Fini, Riccardo Corsi e Massimo Bonacchi. «E poi ci sono tanti amici che si occupano della direzione, della partenza, dell’arrivo e di tante altre cose; elencarli tutti sarebbe impossibile, così come gli sponsor che ci permettono ogni anno di andare avanti.» prosegue Franco Vettori. E non è difficile credere che ci sia bisogno di tanto lavoro, dato che la Coppa porta centinaia di persone ad Agliana nei giorni precedenti la corsa, e il giorno della partenza (dal 2001 è la prima domenica di settembre), ci sono migliaia di persone a tifare gli oltre 200 corridori in gara. Questa è l’unica manifestazione ciclistica, escluso il Campionato Italiano, dove ci sono le rappresentative regionali e dal 2002 è divenuta una corsa internazionale, richiamando a sé nazionali da tutto il mondo. Oggi vincere la Coppa Diddi per un ragazzo della categoria Allievi, è un traguardo prestigioso, così come per un professionista vincere la Milano-Sanremo. 

Il percorso si snoda fra Agliana, Montale, Santomato, Quarrata, San Baronto, Vinci, e altre località per un totale di 84 chilometri. La più bella soddisfazione? «Ammirare, dalla cima di San Baronto, tutta la folla assiepata ai lati della strada, in attesa di vedere passare i ciclisti. Una volta un atleta straniero disse che gli sembrava di essere ad una tappa del Tour de France. Dopo tanta fatica, è commovente sentirsi fare certi apprezzamenti.» 

La 67° edizione della Coppa Dino Diddi è stata vinta da Lavric Martin, campione sloveno a cronometro , mentre il secondo posto è andato a Jerman Ziga, campione nazionale sloveno su strada.

Foto sopra: 13° edizione del 1960, vinta da Giorgio Canducci – G.S. Rinascita – RA.

 

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