di Marco Bagnoli
febbraio 2013
Nei tempi antichi Agliana è stata invasa: che Terra Loteringa, Terra Gerardinga e Terra Bethinga sono denominazioni longobarde di alcune località del nostro territorio – un manoscritto del XI secolo conservato nell’Archivio vescovile di Pistoia parla chiaro. Dovendo scegliere un nome che esprimesse al meglio la radicata appartenenza col paese, la corale del comune non poteva scegliere di meglio.
Tutto comincia nel 2000, quando l’assessorato alla cultura del comune di Agliana decide di organizzare un laboratorio di canto corale, guidato dal Maestro Paolo Pacini. Poco alla volta questi volenterosi dilettanti, che nella vita si occupano di tutt’altro, imparano a sentirsi un gruppo – e soprattutto a sentirsi l’un l’altro, requisito essenziale per un coro. Gli appuntamenti settimanali sono così finalizzati alla preparazione di qualcosa di più di un semplice saggio di fine corso, ma veri e propri spettacoli. La prima fase della lavorazione consiste nella scelta del repertorio, presentato dal Maestro Pacini perché venga democraticamente selezionato; i singoli brani sono quindi attentamente ascoltati e analizzati, per passare poi alla preparazione delle singole voci della polifonia vocale – bassi, tenori, contralti e soprani. A questo punto non resta che mettere assieme i diversi ingredienti e stare a sentire l’effetto che fa. La corale lavora nell’ambito di una polifonia essenzialmente vocale, avvalendosi dell’utilizzo del pianoforte, suonato dal Maestro, nella fase della preparazione e negli eventuali brani che ne dovessero richiederne l’utilizzo.
Il repertorio si snoda dunque nella vasta produzione sacra e profana del XVI e XVII secolo, senza per questo negarsi qualche spiritual, o qualche pezzo di musica pop – o magari alcune versioni vocali di composizioni strumentali, come l’“Aria sulla IV corda” di Bach. La corale s’incontra con la comunità di Agliana in una serie di appuntamenti ormai consueti, come la celebrazione del 25 Aprile, nel corso della quale eseguono alcuni brani scritti dal professor Antonio Bagni, o nei periodi festivi della Pasqua e del Natale, che offrono peraltro l’opportunità di farsi sentire anche in località del pistoiese e oltre. Nel 2007 si sono recati in Francia per contraccambiare la visita dell’anno prima del coro di Mallemort, con cui il comune di Agliana è gemellato; nel 2009 si sono uniti alla rassegna di cori organizzata nella chiesa di San Piero per raccogliere fondi in favore delle vittime del terremoto dell’Aquila; dal 2011 il coro si attiva nell’organizzazione di Note di primavera, un’occasione per invitare altre formazioni corali a condividere una serata di cultura e ospitalità. Il concerto d’inaugurazione del Teatro Moderno non è che l’ennesima occasione di presentarsi al fianco del gruppo bandistico i Tigrotti, assieme alla Filarmonica Giuseppe Verdi di Quarrata, uno dei partner storici della corale. Il sito internet ufficiale del Coro Terra Betinga presenta la cronologia dettagliata del loro percorso artistico – e quindi umano – costantemente punteggiato da iniziative a finalità benefica e dall’opportuno corredo sonoro delle principali manifestazioni della comunità di Agliana. L’elenco dei brani in repertorio suscita ammirazione e curiosità, e forse, chissà, anche la voglia di farsi avanti e schiarirsi la voce.
